martedì 30 agosto 2011

GALSI: altra interrogazione al Consiglio e la risposta....Po' garidadi!!!!

Veniamo a sapere che già nel 2010 il Consigliere Efisio Planetta presentò un'interrogazione sul GALSI al Consiglio Regionale della Sardegna. La trovate qui. Invece, qui trovate la "risposta" data a Planetta dall'allora assessore regionale agli enti locali Gabriele Asunis. Una perla di saggezza interamente tagliata e incollata dal sito della GALSI, e senza avere neppure il minimo dubbio circa le bugie che vengono propinate ai sardi e alle sarde.
Senza stare li a perderci troppo tempo:
- secondo Asunis, siccome il progetto  ha ottenuto il via libera dal ministero italiano allora significa che è tutto in regola dal punto di vista ambientale! Anche a Quirra avevano ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie dai ministeri competenti......
- secondo Asunis la GALSI ha assolto tutti gli obblighi di informazione della cittadinanza. Ciò pubblicando qualche articolo sull'Unione e sul Sole e organizzando qualche convegnuccio per pochi addetti ai lavori e qualche politicante debitamente lustrato. Tale brillante campagna di informazione è poi culminata con la pubblicazione in qualche quotidiano dell'elenco degli espropri e dell'invito a presentare osservazioni contro il progetto.....ciò durante il mese di agosto! Inoltre, se la campagna di informazione di GALSI fosse stata un minimo adeguata all'importanza di tale infrastruttura, definita "strategica", a noi del Comitato che, da 4 anni, ci spulciamo ogni giorno i quotidiani locali, nazionali e internazionali alla ricerca di notizie su GALSI non sarebbe di certo sfuggita la presentazione di una interrogazione al Consiglio regionale su tale tema... La GALSI avrebbe poi, sempre secondo Asunis, promosso l'informazione "circa le ricadute economiche ed occupazionali con l'organizzazione del convegno svolto a Cagliari lo scorso 23 novembre "Il Gasdotto Galsi: nuova energia per la Sardegna". C'eravamo pure noi a quel convegno. In uno degli interventi si assicurava che il gasdotto ci avrebbe procurato minimo 10.000 posti i lavoro!!!!! L'iniziativa si è conclusa con l'ingresso in sala dei carabinieri, a seguito delle urla di protesta di cittadini e cittadine indignati, che chiedevano almeno 1 (uno) intervento obiettivo e non proveniente da GALSI o da personaggi da questa ammaestrati.
- Secondo Asunis il GALSI assicurerà alla Sardegna energia "a straccu barattu". Si, proprio come la SARAS che, per chi se lo ricorda, avrebbe assicurato benzina quasi aggratis per tutti!! Se avesse dato una letturina ai recenti report della Commissione europea circa il mercato del gas non le avrebbe sparate così grosse, senza considerare che dimentica l'esistenza di un paio di regolette che disciplinano la concorrenza nel Mercato Unico Europeo. Ma il discorso è anche un'altro: se è vero che la Sardegna produce più energia di quella che consuma, come mai la nostra bolletta è uguale o più alta di quella delle altre regioni?
- dulcis in fundo, la risposta alla domanda fatidica: modalità e tempi di realizzazione dei collegameti tra GALSI e le reti di gas esistenti o da realizzare (cioè se, quando e come quel gas arriverà nelle nostre cucine)? Asunis è secco e deciso: stiamo esplorando......e cerchiamo un accordo con SNAM rete gas (ENI...indagati per corruzione in affari di gas algerino)......
E tutto ciò mentre noi assistiamo impotenti allo stupro della nostra Terra?

lunedì 29 agosto 2011

GALSI: LA SARDEGNA VUOLE VERAMENTE DIPENDERE DALL'ALGERIA?

In Sardegna, dove alcuni territori hanno già detto NO al gasdotto per motivi economici e ambientali, si sta riflettendo anche sul "dettaglio" della sicurezza?
Ieri due attentatori hanno attaccato una scuola militare situata a Cherchell, a un centinaio di chilometri a ovest di Algeri, provocando diciotto morti e un numero imprecisato di feriti, secondo quanto riporta il quotidiano El Watan. L'attentato è stato perpetrato subito dopo la fine del digiuno del Ramadan, quando i fedeli dell'Islam interrompono il il digiuno osservato durante la giornata. I due kamikaze si sarebbero fatti saltare in aria davanti all'ingresso della mensa ufficiali.
Negli ultimi anni, gli attentati ai gasdotti in tutte le aree di crisi dell'Area Mediterranea si contano a decine. L'ultimo nell'aprile scorso, quando un commando di quattro uomini armati ha attaccato un gasdotto egiziano facendolo esplodere. A seguito dell'attentato la fornitura di gas egiziano a Israele e Giordania è stata sospesa. Lo stesso gasdotto era stato preso di mira lo scorso 5 febbraio, al culmine della rivolta popolare che costrinse alle dimissioni il presidente Mubarak. Anche in quella occasione venne sospesa l’erogazione di gas.





giovedì 18 agosto 2011

GALSI: la vera politica reagisce, presentata una Mozione al Consiglio Regionale

Purtroppo il progetto GALSI va avanti da anni tra mancanza di informazione, indifferenza e ignoranza, soprattutto da parte di coloro che, in Sardegna, le sparano grosse senza essersi minimamente documentati al riguardo. Ma c'è ancora qualcun@ che ha seriamente a cuore gli interessi della nostra Isola - e dei suoi abitanti - e che si è lett@ attentamente il progetto; il resto è venuto da se. Ed ecco che la Consigliera Claudia ZUNCHEDDU, insieme ai consiglieri URAS, BEN AMARA, CUGUSI e SECHI, hanno presentato al CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA la Mozione n. 143 sulle criticità della costruzione del gasdotto Galsi.


Attendiamo ora la discussione sulla mozione e, ovviamente, il nostro Comitato non può che essere estremamente soddisfatto di questa iniziativa che, ci auguriamo, sarà l'inizio della fine di quell'orrendo scempio!

Qui di seguito alleghiamo il comunicato alla stampa di Claudia Zuncheddu.
(AGI) - Cagliari, 11 ago. - "Mentre la classe politica sarda tace, il Progetto Galsi, procede indisturbato decretando la distruzione dell'intera Sardegna e la fine di un popolo. Tutto cio' in nome della sudditanza della Regione Sardegna agli interessi del colonialismo e delle multinazionali". Lo ha dichiarato il consigliere regionale Claudia Zuncheddu (Indipendentistas) nel sottolineare che "recentemente la stampa ha riportato alla ribalta alcune inchieste giudiziarie condotte dal Tribunale di Algeri e dalla Procura di Milano in cui sarebbero coinvolte alcune societa' legate al progetto Galsi". L' opera, proposta ai sardi come un'opportunita'", secondo Zuncheddu, "di fatto e' l'ennesima e pesantissima 'servitu' di passaggio', funzionale all'Italia, all'Europa e oltre, visto che il 60% del gas trasportato dal Galsi e' di proprieta' russa. Il Galsi si candida a diventare il gasdotto piu' lungo e piu' profondo al mondo, 2880mt offshore, che parte dall'Algeria per arrivare in Toscana attraverso la Sardegna. Un tubo del diametro di 1 metro e 20 centimetri percorrera' l'intera isola (272 Km) da sud-ovest a nord-est. Inoltre una fascia di asservimento tra i 40 e gli 80 metri per parte, protetta da strutture anche murarie, costeggeranno il tubo. Per la Sardegna, definita nel progetto servitu' di passaggio, non e' prevista l'erogazione del metano e ancor meno compensazioni qualificabili come aiuti di Stato". (AGI) Red










mercoledì 17 agosto 2011

ESPROPRI: esperti a disposizione

Sono trascorsi 4 anni da quando il COMITATO ProSardegnaNoGasdotto, costituito da liberi cittadine/i senza alcun interesse personale e spinti solo dalla volontà' di fare chiarezza, ha iniziato ad interessarsi al progetto GALSI. Dopo lunghi e approfonditi studi abbiamo accertato l’assurdità di quella infrastruttura. Un’opera obsoleta e impattante che ancora oggi qualcuno intende imporre alla Sardegna in quanto ennesima "opportunità per l’isola". Ora siamo giunti alla resa dei conti. Purtroppo inaspettata a causa della disinformazione che grava sull’argomento e nonostante il lavoro svolto dal nostro Comitato che ha fatto di tutto, con gli scarsi mezzi a disposizione, per far conoscere il problema e per aprire gli occhi alla gente. In questi anni abbiamo attivato una incisiva azione di "lobby" presso l’Unione Europea, chiesto l’intervento delle amministrazioni locali, presentato opposizioni in sede di VAS e VIA. Abbiamo cercato di coinvolgere decisori politici, cittadini e organi di informazione, ma pochi ci hanno ascoltato o hanno creduto a ciò che stava per accadere. Con la conseguenza che la società GALSI ha ottenuto - quasi - tutte le autorizzazioni, nazionali e regionali, necessarie alla realizzazione della imponente, dannosa e inutile infrastruttura destinata a sventrare in due, da sud a nord, la Sardegna. Lo testimonia l’avvio della procedura che condurrà agli espropri ad oltre 4000 proprietari terrieri in tutta l’isola. Peraltro, essi non verranno informati da una "Comunicazione Personale" essendo il loro numero superiore alle 50 unità (come stabilito dalla Legge n° 241 del 7 agosto 1990). Ricordiamo che "l’Avviso di Procedimento per l’autorizzazione della costruzione del gasdotto, con accertamento della conformità urbanistica, apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, approvazione del progetto e dichiarazione di pubblica utilità" del 25 luglio scorso, è stato pubblicato, stranamente durante il periodo di pausa estiva e, in Sardegna, esclusivamente sul quotidiano La Nuova Sardegna.
Arrivati a questo punto, nonostante i deboli segnali di rivolta (per ora solo dalla Gallura, interessata anche dalla costruzione della centrale di compressione del gas a Olbia) e in attesa di un forte e deciso intervento politico, i cittadini sono obbligati a reagire utilizzando le vie di ricorso stabilite dalla legge per opporsi agli espropri. Ciò purtroppo con pochissimo tempo a disposizione in quanto l’avvio delle richieste di esproprio impone - per legge - dei limiti di tempo per opporsi....E il tempo sta già passando!
Dunque, considerata la necessità di procedere con urgenza - ormai in punta di legge - il Comitato ProSardegnaNoGasdotto, al fine di soddisfare le numerose richieste di aiuto provenienti soprattutto dai proprietari fondiari, ha contattato e ottenuto la disponibilità di due dei massimi esperti a livello nazionale del settore (tecnico-giuridico) in grado di fornire assistenza a tutti gli interessati.
Chi avesse qualsiasi interesse da salvaguardare o eccezioni da sollevare in quanto proprietario dei fondi interessati dall’attraversamento del gasdotto, o anche confinante, o per qualunque altro valido motivo, può contattarci alla casella di Posta del Comitato: prosardegnanogasdotto@gmail.com;  sarà nostra cura fornirvi i dati degli esperti.

venerdì 5 agosto 2011

IL GALSI VIOLENTERA' ANCHE BERCHIDDA

Tra qualche giorno inizia il bel festival Time in Jazz.
Pochi sanno che il territorio di Berchidda verrà attraversato per ben due volte da quell'inutile tubo che trasporterà solo danni e miseria per la nostra Terra.
Ci vogliono far credere che abbiamo bisogno della loro energia.
Ma di quanta energia ha bisogno la musica? Di quanta energia ha bisogno la cultura?
Forse, per star bene ed essere felici ci bastano il nostro sole e il nostro vento.
Anche se tra un pò ci ruberanno pure quelli.
Pensiamoci noi prima che lo facciano loro!