mercoledì 28 settembre 2011

GALSI NEWS

Ennesime sparate di Pili, nuovamente all'attacco nel veder vacillare la "grande opera" alla quale teneva tanto. Intanto anche a Olbia si organizzano e costituiscono un Comitato. Il Consigliere Planetta (PSd'Az) presenta un'interpellanza al presidente della Regione e agli assessori dell'Industria e dell'Ambiente. Per il resto ancora i soliti, pericolosi, luoghi comuni (come ad esempio quello secondo cui grazie al GALSI i sardi avranno la bolletta energetica più leggera), che alimentano dichiarazioni sconsiderate da parte di chi, al contrario, con i tempi che corrono dovrebbe pesare parole e virgole col bilancino, invece di continuare a creare false aspettative.


giovedì 15 settembre 2011

Mercato dell'energia: il Parlamento Europeo approva sanzioni commisurate a danni ai consumatori

"Vogliamo che i prezzi siano trasparenti per i consumatori, ma sfortunatamente sono tanti gli elementi nascosti che sono pagati, alla fine, dai consumatori attraverso prezzi finali troppo alti, e ciò ha un impatto molto negativo su crescita e occupazione".
Dunque, nuove regole per prevenire abusi sul mercato energetico all'ingrosso, e quindi proteggere i consumatori finali, sono state approvate mercoledì dalla Plenaria del Parlamento Europeo. Il mercato energetico europeo all'ingrosso sarà monitorato da un'agenzia indipendente per permettere ai governi nazionali di prevenire o sanzionare comportamenti contrari alla libera concorrenza. Il regolamento UE sull’integrità e sulla trasparenza del mercato dell’energia (RITME), una volta in vigore, disciplinerà l'intero mercato energetico europeo all'ingrosso e, in particolare, la capacità e l'utilizzo degli stabilimenti di produzione, lo stoccaggio, il consumo e il trasporto di energia elettrica e di gas naturale. Le nuove regole vieteranno l'uso d'informazioni privilegiate (insider trading) e manipolazioni del mercato, imponendo che le sanzioni nazionali in caso d'irregolarità siano in linea con il danno inferto ai consumatori. 
L'Europa ha bisogno di maggiore trasparenza sul mercato energetico, mercato che deve essere protetto da abusi: ecco lo scopo di questo regolamento", ha detto il relatore Jorgo Chatzimarkakis (ALDE, DE) durante il dibattito. "L'energia deve restare alla portata di tutti: un elemento chiave per l'economia. Accolgo con favore questo importante regolamento che garantisce trasparenza e previene gli abusi nel mercato energetico all'ingrosso, garantendo prezzi giusti e libera concorrenza", ha detto il Presidente del PE Jerzy Buzek. Monitoraggio a livello UE L’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (Agency for the Cooperation of Energy Regulators - ACER) avrà il compito di monitorare gli accordi raggiunti fra gli operatori di mercato e i dati sull'approvvigionamento provenienti dagli Stati membri per aiutarli nell'azione di contrasto agli abusi di mercato. Per bilanciare i poteri dell'ACER con quelli dei regolatori nazionali, il Direttore dell'agenzia europea avrebbe l'obbligo di consultare le autorità dei paesi UE su questioni legate al RITME, rimanendo tuttavia libero di non prendere in considerazione le loro opinioni. Un registro europeo Su richiesta del Parlamento, i fornitori d'energia all'ingrosso dell'UE avranno l'obbligo di registrarsi in un elenco comune per tutta l'UE. Non sarà, infatti, possibile eseguire una transazione sul mercato europeo se non presenti nel registro. Prossime tappe Il testo, approvato con 616 voti a favore, 26 contrari e 24 astensioni, è frutto di un accordo informale fra Parlamento e Consiglio. Una volta che il testo sarà formalmente approvato dalle due istituzioni, entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'UE, con le eccezioni delle regole sulla partecipazione di ACER, che entreranno in vigore sei mesi dopo che la Commissione avrà approvato i necessari atti d'esecuzione. 

GALSI: IL NO DELLA PROVINCIA E LA FAVOLA DELLA METANIZZAZIONE

Sempre a Olbia anche la Provincia ha ribadito il NO al GALSI, accodandosi alla secca reazione del Comune di Olbia. Con una lettera al ministro per lo Sviluppo economico Romani, inviata per conoscenza anche a Ugo Cappellacci, il presidente della Provincia Fedele Sanciu e l'assessore all'Ambiente Pietro Carzedda,  rilanciano l'affondo sulla centrale di compressione del gas che GALSI vuole realizzare a VenaFiorita.  Tuttavia, pur confermando il “no” della Provincia agli investimenti di tipo industriale nel proprio territorio, Fedele Sanciu e Carzedda non si oppongono alla metanizzazione.
Quello della metanizzazione non è che uno dei tanti "miti" utilizzati da GALSI per rendere appetibile quel tubo ai sardi e alle sarde. La leggenda racconta infatti che, pare,  la Sardegna abbia lottato a lungo per la metanizzazione e, proprio quando era riuscita a conquistarla...se la sia lasciata scappare. Bella storia! Certo che questi sardi sono proprio strani! Tra l'altro il GALSI in origine non doveva passare in Sardegna. Se ciò avviene sarebbe solo grazie a coloro che hanno tanto lottato per quel gas: Mauro Pili e Renato Soru. Pili che l'ha tanto voluto e ancora lo brama. Soru che ha firmato l'accordo con GALSI quando era presidente della Regione, sotto l'egida del Governo di Romano Prodi. Per una volta una conquista bipartisan..E che conquista!! La legge nazionale per la metanizzazione del Mezzogiorno risale ai lontani anni 80. Possiamo dunque immaginare quanto sia stata dura e logorante una lotta durata circa 30 anni. Sicuramente tutti ci ricordiamo le gesta del prode Pili, il gasificatore, e di Soru con i suoi prodi scudieri del Partito Democratico che, nella loro lungimiranza, hanno intravisto da subito la grande opportunità per lo sviluppo dell'Isola: il gas! Oltre, ovviamente, a Quirra.
In realtà lo sanno anche i bambini: i gasdotti sono ormai ferrivecchi. Tecnologie superate che, con tutto ciò che sta accadendo nel mondo, nessuno vuole più. L'UE e l'Italia (ma a spese della Sardegna) continuano a sponsorizzarli sotto la pressione delle potenti lobby che li costruiscono e li gestiscono. Sono inutili perché il gas è una risorsa limitata; le recenti ricerche dicono che il picco massimo di estrazione del gas si raggiungerà tra circa 20 anni, per poi diminuire rapidamente e esaurirsi in un breve arco di tempo che si stima intorno a massimo altri 10 anni. Una fonte energetica inutile e pericolosa dal punto di vista economico e della sicurezza: fonti certe assicurano che, ad esempio, l'Algeria ha firmato contratti di distribuzione del proprio gas di gran lunga superiori alle proprie disponibilità, considerando anche che quel Paese ha un enorme consumo interno. Dal punto di vista della sicurezza basta citare i recenti attentati che hanno comportato lunghe sospensioni dell'erogazione di gas che, ovviamente, colpiscono più duramente quei paesi che hanno deciso di dipendere da quella fonte energetica. Il gas è anche un serio problema dal punto di vista dei prezzi. Non si contano le indagini e gli studi, alcuni della stessa Commissione Europea, che evidenziano chiaramente quanto il mercato del gas sia viziato, instabile e in mano a predatori,  e a farne le spese, alla fine del giro, siamo noi, i consumatori. Al riguardo leggetevi la proposta di Regolamento discussa in questi giorni dal Parlamento Europeo che pubblichiamo qui di seguito..Più chiaro di così!! 
Ma soprattutto esistono altre fonti energetiche. Fonti che, oltre ad essere rinnovabili, sono sicure, quasi a costo zero e non ci obbligano a dipendere da qualcuno. E il problema sta proprio li. La GALSI è una società per azioni. Il suo unico obiettivo è il profitto, benché qualcuno crede ancora alla favoletta che è nata per aiutare i sardi, mischinetti loro senza gas! E in questi anni, per la precisione dal 2003, sono decine (tra loro, pare, nemmeno un sardo) le persone che, benché non ci sia ancora un gasdotto, guadagnano fior di quattrini con stipendietto assicurato. Un pò come un'altra società per azioni, quella denominata "Stretto di Messina SpA". Società carrozzoni fatte per ciucciare danaro pubblico e per fingere di realizzare progetti faraonici che non servono a nulla.
Ma dove te lo piazzano il progettino? Ma è ovvio! Dove si possono ancora barattare certe cose in cambio di qualche perlina di vetro e di una sveglia da mettere al collo.
Altro che 30 anni di lotta dura per la metanizzazione della Sardegna!

martedì 13 settembre 2011

GALSI FERITO A MORTE: OLBIA HA CONFERMATO IL PROPRIO NO!!!

Oggi alle ore 11 circa, presso il Comune di Olbia si è tenuto l'incontro tra il Sig. Potì, presidente di GALSI S.p.A. e il Sindaco di Olbia Giovannelli. Obiettivo di GALSI era, ovviamente, quello di far cambiare idea all'amministrazione comunale che, come è noto, si è unanimamente schierata contro la realizzazione della centrale di compressione, necessaria per "sparare" nuovamente in mare il gas, sino a Piombino.  Noi del Comitato abbiamo trascorso la mattinata in trepidante attesa degli esiti dell'incontro, poi annunciati in una conferenza stampa dal Sindaco Giovannelli intorno alle 13.
Il risultato è stato la conferma del NO secco da parte del Comune di Olbia.
Ciò inflige una ferita mortale al progetto.
Individuare un diverso sito per la centrale di compressione sarebbe infatti troppo costoso e dilaterebbe eccesivamente i tempi.
Dopo 4 anni di duro lavoro e impegno disinteressato finalmente un grande risultato per noi del Comitato e per la Sardegna. Forse si innaugura una nuova stagione in cui, imparando a usare uniti il cuore e il cervello, i sardi e le sarde riusciranno a riprendersi la loro Terra ed evitare la desolazione delle servitù. 
Il nostro ringraziamento e la nostra viva ammirazione vanno al Comune di Olbia, al suo Sindaco, alla Giunta, al Consiglio e a tutti gli/le Olbiesi. Ci hanno dato una bellissima lezione di civiltà e amore per la propria Terra.
Noi del Comitato, se necessario, proseguiremo la lotta al loro fianco, al fine di vanificare le critiche e le reazioni negative di tutti coloro che, in particolare in Sardegna, senza conoscere il progetto GALSI continuano ciononostante a considerarlo un'opportunità.