COMUNICATO STAMPA
Cagliari, 2 ottobre 2015 –
La Giunta Regionale, su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria
Grazia Piras, ha approvato definitivamente le Linee di indirizzo
strategico del Piano Energetico Ambientale Regionale (PEARS), già
adottate dall’esecutivo alla fine di luglio scorso. In questi ultimi due
mesi e mezzo, la Regione attraverso il portale web Sardegna ParteciPA,
ha sottoposto alla consultazione pubblica sia la strategia sia le linee
di indirizzo del PEARS. Nello stesso periodo, l’assessorato
dell’Industria ha incontrato i vertici regionali delle associazioni di
categoria e delle organizzazioni sindacali che ne hanno fatto richiesta
per un primo confronto con il partenariato istituzionale, economico e
sociale. Il confronto proseguirà sia durante la predisposizione della
proposta tecnica sia nel corso del procedimento di VAS. Nell’attuale
fase di revisione si è già tenuto conto di alcune osservazioni e di
diverse proposte. Il cuore delle linee strategiche è la metanizzazione
della Sardegna e il piano prevederà una corsia a sé per il metano. I
concetti guida saranno la distribuzione della risorsa là dove richiesta e
necessaria a costi comparabili a quelli presenti sul territorio
nazionale e la minimizzazione dei rischi connessi alla presenza di una
domanda potenzialmente limitata e distribuita. Gli altri pilastri sono
l’efficientamento energetico e il sostegno allo sviluppo di energie
rinnovabili con l’obiettivo di riequilibrare la produzione destinata al
consumo elettrico, termico e dei trasporti. "La Regione – ha detto
l’assessore Piras – prosegue nel percorso tracciato in questi mesi.
Vogliamo allinearci alle politiche energetiche già definite a livello
europeo e trasformare il sistema energetico regionale per favorire la
competitività e rilanciare il sistema sociale ed economico della
Sardegna”.
Ecco, alla fine hanno partorito l'ennesima perla energetico-ambientale-programmatica. L'obiettivo e', ovviamente, la mitica "competitivita'". Finalmente una giunta regionale che fornisce delle risposte! Dopo qualche decennio di inutili tentativi, oggi sappiamo bene quando e come diventeremo "competitivi". Arriva il "rilancio" anche per il "sistema sociale" (che questa volta viene messo prima di quello "economico"....un autentico miracolo di comunicazione!!!), dopo diversi decenni di attesa inutile e sofferta.
Nel porgere i piu' vivi complimenti, ricordiamo giusto qualche concetto a proposito dei "processi di consultazione pubblica" avviati dalla Regione Sardegna
in vari ambiti:
Il problema principale - a parte la mancanza di comunicazione, l'assenza totale di informazioni e il tempo limitatissimo per presentare pareri - è che dei pareri forniti dai cittadini, dalle associazioni, dai comitati, etc..Non se ne tiene affatto conto e servono soltanto a far vedere che consultazione c'è stata.
Soprattutto
davanti all'UE che, peraltro, nella nuova programmazione da al partenariato un ruolo ancora più importante e verifica che questo sia
stato coinvolto veramente nel processo di decisione. E' per tale
motivo che leggiamo sul sito della Regione cose del genere:
- ............Il Partenariato è un attore molto importante delle politiche di sviluppo finanziate dall’Unione europea. Riunisce le forze economico-sociali attive sul territorio e rappresentative della realtà locale: istituzioni, associazioni di categoria e sindacali, rappresentanti della società civile quali, ed esempio, associazioni ambientali, organizzazioni non governative, organismi responsabili della promozione dell’uguaglianza e della non discriminazione.
- Con l’avanzare dei cicli di programmazione comunitaria, il ruolo del Partenariato ha acquistato sempre maggiore rilevanza, fino a diventare – nel periodo 2014-2020 – uno strumento fondamentale per la realizzazione della strategia "Europa 2020".
- I Regolamenti comunitari comunitari 2014-2020 rimarcano infatti la necessità di coinvolgere gli stakeholders, ovvero i portatori di interesse in tutto il ciclo della policy: dalla preparazione del Programma, alle diverse fasi della sua attuazione, dal monitoraggio dei progetti e delle procedure, alla valutazione dei risultati.
Ed
ecco due link dove si tenta di convincere i cittadini sardi che
l'approccio regionale e' realmente partecipato e che questi contano
veramente qualcosa:
Bello
vero? E invece, purtroppo, si tratta solo di un gran specchietto
per le allodole. Infatti ti viene quasi da crederci! Tu partecipi
ingenuamente al "processo decisionale", presenti la tua
proposta, fai le tue osservazioni, vai ai convegni, etc... Ebbene: il
tuo impegno diventa solo e unicamente materiale da mostrare
alla Commissione Europea per documentare e provare che c'e'
stato il coinvolgimento dei cittadini e che le procedure sono state
rispettate!!!
Oltre
a cio', il fatto sostanziale però è, appunto, che
quest'ennesima consultazione sul PEARS, qualora vi fosse
anche il tempo e l'informazione opportuna, di fatto non entrerebbe comunque nella programmazione reale che viene decisa, come sempre, a
livello esclusivamente "politico" e.......quindi.....: ci
sentiamo tutti "presi in giro"!
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