mercoledì 14 novembre 2018

Bugie a parte, sono tempi duri per i gasdotti. ll Parlamento europeo approva le principali proposte del pacchetto energia pulita

 

Nonostante la disinformazione seminata dalla "stampa" locale con l'annuncio, qualche giorno fa, di un presunto "Via libera" di Bruxelles alla realizzazione del gasdotto in Sardegna, quando invece, in realtà, la Commissione Europea ha semplicemente autorizzato, ai sensi delle norme sulla concorrenza, una fusione tra le imprese che intendono costruire quel gasdotto e non di certo la sua realizzazione, Pigliaru e Piras farebbero bene a lasciar perdere e pensare a progetti concreti e sostenibili, in grado di salvaguardare il territorio, invece di impegnarsi per ipotecare il futuro energetico dei sardi e delle sarde.

Il Parlamento europeo ha approvato le nuove norme sulle energie rinnovabili, l'efficienza energetica e la governance dell'"Unione dell'energia". Si tratta di una tappa importante, che consentirà all'Unione europea e agli Stati membri di impegnarsi appieno nella transizione verso un'economia moderna e un'energia pulita, in linea con gli impegni assunti nel quadro dell'accordo di Parigi.

La Commissione europea ritiene che una volta recepiti, i tre testi normativi, insieme alle politiche per il clima già adottate, porteranno a una riduzione delle emissioni maggiore del previsto in tutta l'Unione europea (circa il 45% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990). 
Il nuovo quadro normativo, in particolare attraverso l'introduzione dei primi piani nazionali per l'energia e il clima, conferisce certezza normativa e consente di realizzare investimenti essenziali in questo importante settore. Il "Pacchetto" legittima  i consumatori europei a diventare attori pienamente attivi nella transizione energetica e fissa due nuovi obiettivi per l'UE entro il 2030: 
  • un obiettivo vincolante di almeno il 32% di energie rinnovabili;
  • un obiettivo di efficienza energetica di almeno il 32,5%.
Tali obiettivi dovrebbero stimolare l'industria europea verso una maggiore competitività, crescita e occupazione, riducendo le bollette energetiche, contribuendo ad affrontare la povertà energetica e migliorando la qualità dell'aria. Quando queste politiche saranno pienamenteattive, porteranno a riduzioni significative delle emissioni nell'intera UE entro il 2030, rispetto al 1990 - circa il 45% in più, invece del 40% previsto -. Al fine di raggiungere l'obiettivo a lungo termine della riduzione dei gas a effetto serra, il quadro normativo istituisce un solido sistema di governance dell'Unione dell'energia.

Traguardi principali:


Energie rinnovabili· Definisce un nuovo obiettivo vincolante per l'energia rinnovabile per l'UE per il 2030 di almeno il 32%, compresa una clausola
per una revisione al rialzo dell'obiettivo a livello dell'UE entro il 2023.· Migliora la progettazione e la stabilità dei regimi di sostegno per le energie rinnovabili.· Fornisce una reale semplificazione e riduzione delle procedure amministrative.· Stabilisce un quadro normativo chiaro e stabile sull'autoconsumo.· Aumenta i livelli per i settori dei trasporti e delle abitazioni.· Migliora la sostenibilità dell'uso della bioenergia.Efficienza energetica· Stabilisce un nuovo obiettivo di efficienza energetica per l'UE per il 2030 di almeno il 32,5%, con una clausola di revisione al rialzo entro il 2023;· Estenderà l'obbligo annuale di risparmio energetico oltre il 2020;· Rafforzerà le norme sulla misurazione individuale e sulla fatturazione dell'energia termica offrendo ai consumatori - soprattutto quelli che abitano in condomini con sistemi di riscaldamento collettivo - diritti più chiari e informazioni più frequenti e più utili sul loro consumo energetico, consentendo loro di comprendere e controllare meglio le bollette.· Richiederà agli Stati membri di disporre norme nazionali trasparenti e pubblicamente disponibili sulla ripartizione del costo del condizionamento domestico e  del consumo di acqua calda negli edifici.Governance dell'Unione dell'energia e Azione per il clima· Mette in atto una governance semplificata, solida e trasparente per l'Unione dell'energia, che promuove la certezza a lungo termine per gli investitori e garantisce che l'UE e gli Stati membri possano lavorare insieme per raggiungere sia gli obiettivi del 2030 che gli impegni internazionali dell'UE previsti dall'accordo di Parigi.· Chiede a ciascuno Stato membro di preparare un piano nazionale per l'energia e il clima per il periodo dal 2021 al 2030, coprendo tutte le cinque dimensioni dell'Unione dell'energia e tenendo conto della prospettiva a lungo termine.· Allinea la frequenza e la tempistica degli obblighi di resoconto circa i risultati raggiunti dall'Unione dell'energia e in base all'accordo sul clima di Parigi, migliorando significativamente la trasparenza e riducendo gli oneri amministrativi per gli Stati membri, la Commissione e le altre istituzioni dell'UE.Prossimi passiA seguito dell'approvazione da parte del Parlamento europeo, il Consiglio dei ministri finalizzerà l'approvazione formale delle tre leggi nelle prossime settimane. Tale approvazione sarà seguita dalla pubblicazione dei testi nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e la nuova legislazione entrerà in vigore tre giorni dopo la pubblicazione.

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