lunedì 23 marzo 2009

Le osservazioni e proposte del Comitato nell'ambito della VAS della Regione Sardegna

Il Comitato Prosardegnanogasdotto ha predisposto, nell’ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica VAS del Piano Energetico Ambientale Regionale della Sardegna Pears, un testo con osservazioni e proposte in merito al progetto del gasdotto Algeria - Italia, attraverso la Sardegna, denominato Galsi.

Il testo, inviato il 30 gennaio scorso agli Assessorati dell’Industria e di Difesa dell’Ambiente e agli altri competenti, è stato trasmesso in seguito anche alle Province e ai Comuni della Sardegna. Il Comitato, infatti, ha chiesto di avere anche il parere delle amministrazioni locali.

Nel documento il Comitato chiede alla Regione Sardegna la sospensione dei lavori del gasdotto Galsi,
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nel rispetto della tutela dei diritti dei cittadini Sardi, e di avviare un processo di informazione e consultazione delle amministrazioni locali e delle popolazioni, al fine di chiarire e rendere note le ricadute, positive e negative, che tale infrastruttura avrebbe sulla regione.

Lo scopo del Comitato mira unicamente alla salvaguardia del territorio e all’incolumità della popolazione della Sardegna, del suo paesaggio, del suo patrimonio ambientale e archeologico, della sua economia rurale, della sua biodiversità e agrobiodiversità, dei beni comuni identitari che rischiano di scomparire, e per la tutela degli interessi diffusi e l’immagine dell’isola nonché della ricettività turistica, e di tutto ciò che viene minacciato e messo a repentaglio dalla costruzione del suddetto gasdotto Galsi.

Il Comitato ritiene che la realizzazione di un’opera di tali dimensioni, destinata a sventrare il territorio dell’isola da sud a nord, fortemente impattante, a costante rischio di esplosioni, possa compromettere irrimediabilmente l’intera regione, le coste interessate, e le aree protette ed impatto sulle specie ed habitat comunitari, sia durante la fase di realizzazione dell’opera che successivamente. Inoltre, essa comporterà rilevanti costi ambientali e costi esterni che non sono stati valutati, destinati a gravare sulle spalle della popolazione sarda

1 commento:

  1. Se vogliamo fermare i cambiamenti climatici e raggiungere l'indipendenze energetica dobbiamo puntare sulle rinnovabili, non sui combustibili fossili. Il gasdotto non è la strada giusta.
    La salvaguardia del territorio è una cosa importante, ma la si attua con una accurata progettazione degli impianti, che tuteli e valorizzi il paesaggio.
    Più che sventrare il terreno, è un opera che sventra il portafogli degli Italiani! sia come costo dell'opera, sia come costo del gas che tutti sappiamo essere elevato.

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