Sabato 21 Aprile , tutti/e noi impegnati contro la realizzazione in Sardegna del gasdotto GALSI siamo invitati/e alla conferenza Stampa per la
presentazione del Movimento Sardigna Libera, promosso da Claudia Zuncheddu. L'incontro si tiene a Cagliari alle ore 10:00, presso l’Hotel Regina
Margherita (per visualizzare la mappa clicca QUI).
Conosciamo Claudia ed il suo intenso lavoro che, possiamo dirlo, insieme a pochissimi altri politici sardi è sempre stata in prima fila per cercare di evitare, o di riparare i danni, provocati da una "classe politica" abietta e dedita unicamente al proprio tornaconto personale o degli squallidi gruppi di potere che la sponsorizzano. Accogliamo dunque volentieri il suo invito e assicuriamo la nostra presenza.
Ecco il comunicato stampa.
Dopo
tre anni di attività istituzionale a servizio delle lotte dei sardi e
della difesa del nostro ambiente, come consigliera Indipendentista della
RAS, ritengo che sia giunto il momento di accogliere le fortissime
sollecitazioni provenienti da tutto il territorio perché si coordini
concretamente questa esperienza in una rete politica di movimento, con
una struttura organizzativa agile e democratica. Il tutto per garantire
maggiori risposte coordinate, politiche e organizzative, per combattere
la crisi economica, sociale e culturale che mai come oggi attanaglia noi
sardi rischiando di farci scomparire dal contesto mondiale.
Non
possiamo più assistere inermi e disorganizzati alla distruzione delle
nostre economie, dei nostri territori e della speranza di una vita
migliore e più equa per il nostro Popolo. L’esperienza fallimentare dei
partiti politici tradizionali, nati nella crisi della Seconda Repubblica
Italiana e nello stesso tempo, i “cloni” che sono nati dalla loro
esplosione, riproducendo le stesse contraddizioni che hanno portato al
fallimento dei partiti d’origine, sono un segnale inequivocabile della
necessità di porre fine alle baronie della politica che sino ad oggi
hanno guidato il nostro Popolo e la nostra Terra verso il baratro e la
povertà.
Il
fallimento politico del modello autonomista è il segnale della
necessità di costruire un nuovo modello di pratica politica adeguato ai
bisogni delle collettività, dei territori e legata alla storia culturale
e politica del nostro Popolo. La nostra è una storia originale e
irripetibile che ci fa ancor più dire che “la Sardegna non è Italia”, e
che ancor meno siamo disposti ad accettare, passivamente e con
l’inganno, di essere una colonia interna all’Italia o il Sud della
globalizzazione mondiale. Il fallimento, ormai conclamato, di 60 anni di
c.d. Autonomia Regionale, hanno visto il saccheggio delle nostre
risorse e il tentativo politico e culturale di annientare la storia del
nostro Popolo e della Nazione Sarda, tentativo gestito in prima persona
da gran parte della classe politica sarda.
In
questi tre anni di attività istituzionale, ogni mia scelta politica, è
nata dalle relazioni strette con i territori, per cui il mio ruolo è
stato ed è quello di portavoce dei bisogni e delle aspirazioni delle
nostre collettività all’interno del Consiglio Regionale (che preferirei
chiamare Nazionale) della Sardegna. Ritengo che questo sia il metodo più
corretto, più democratico e più giusto per restituire il senso della
Politica ai sardi.
Da
ciò ritengo di poter affermare che dietro le mie innumerevoli battaglie
istituzionali e nel territorio, c’è un movimento di base fortissimo
rappresentato da sardi che lottano fuori dalle dinamiche dei partiti, da
Comitati di cittadini, da movimenti per la difesa dell’ambiente, del
territorio e delle sue economie tradizionali, dei diritti civili, del
diritto al “lavoro che non uccide”, per una scuola e una cultura
nazionale accessibile a tutti e per la possibilità per i sardi di
qualsiasi età di costruirsi il proprio futuro sicuro e dignitoso.
Il
Movimento Sardigna Libera nasce da queste esigenze di rappresentanza e
dalla consapevolezza che il Popolo sardo, in quanto tale, non può
rinunciare alla lotta per la riappropriazione del proprio Territorio,
inteso come diritto alla sua stessa esistenza ambientale, economica,
culturale e politica. Tutto ciò in un processo politico di ampia
partecipazione democratica che porti all’Autogoverno delle collettività,
all’Autogestione delle nostre risorse, al recupero e all’affermazione
della nostra cultura, in un percorso politico e identitario che conduca
alla liberazione nazionale del nostro Popolo, alla sua
Autodeterminazione, alla Sovranità e alla costruzione di una Nazione
Sarda libera e indipendente nel mondo.
Il
progetto politico di Sardigna Libera, condiviso e partecipato nei
territori, non solo è già tracciato, ma è in parte concretizzato
nell’attività politica che ho svolto e che conduco all’interno della
Massima Assemblea dei Sardi.
E’ su queste premesse, che vi invito a partecipare attivamente a questo percorso di costruzione di Sardigna Libera.
Claudia Zuncheddu
Nessun commento:
Posta un commento
Lasciate qui i vostri commenti o scrivete a:
prosardegnanogasdotto@gmail.com