venerdì 10 febbraio 2012

GRANDE OLBIA, GRANDE GIOVANNELLI!

Per fortuna, la tenacia e la consapevolezza di una Amministrazione Comunale compatta, coerente e competente - una delle poche nell'isola a conoscere il contenuto del Progetto GALSI, con le disastrose implicazioni negative che ne derivano per il territorio e la collettività - ci sostiene e ci sprona a perseverare nella lotta contro questo inutile e dannoso ecomostro per dimostrare le fondate ragioni della nostra ferma opposizione.

Giovannelli ripete il no alla stazione Galsi.

La Nuova Sardegna del 10.02.2012
«Non c’è spazio per il dialogo perché noi siamo comunque contrari a quell’opera» Fedele Sanciu più ottimista: «Ancora possibile riuscire a trovare una soluzione» OLBIA. Galsi apre al dialogo a proposito del posizionamento della stazione di pompaggio che dovrà sparare il metano dalla Sardegna alla Penisola. Ma la risposta di Gianni Giovannelli è secca e non lascia spazio ad alcun dubbio: sul tema noi non trattiamo. Il sindaco, rappresentando il parere di tutto il consiglio comunale va avanti deciso: la stazione Galsi la città non la vuole, punto e basta. Più conciliante appare la posizione del presidente della Provincia Fedele Sanciu, che pensa che un accordo, che soddisfi tutti, alla fine si possa comunque trovare. Galsi, secondo quanto dichiarato due giorni fa al nostro giornale da Sara Milanesi, portavoce della società, sarebbe «pronta a discutere con la comunità olbiese per trovare un accordo. Siamo convinti che un dialogo sia ancora possibile e una soluzione possa essere raggiunta». Toni soft e concilianti, che però non smuovono il sindaco di Olbia dalla sua granitica certezza. «Siamo contrari comunque al posizionamento nel territorio comunale della stazione Galsi. Le soluzioni prospettate sono del resto improponibili. Vena Fiorita o le Saline. In ogni caso si metterebbe a repentaglio un ecosistema importante per il futuro della nostra comunità». Giovannelli va avanti, del resto il sindaco si sente ben spalleggiato. «Ci sono due fattori che vanno considerati - sottolinea -. C’è la contrarietà dell’intero consiglio comunale che ha votato unanimemente una mozione che boccia la stazione Galsi. E poi c’è la palese contrarietà della gente olbiese. E’ chiaro che il compito del primo cittadino è quello di tener di buon conto quello che dice la gente». Il futuro, dopo la conferenza di servizi svoltasi a Roma, sembra segnato. In quell’occasione c’è stato il via libera della maggior parte dei soggetti presenti. «Per la verità - ricorda Giovannelli -, alla conferenza di servizi mancavano molti soggetti. E comunque noi abbiamo la certezza di poter far valere i nostri diritti». In che modo? In effetti, da quanto è dato di sapere al sindaco, non ci sono in programma appuntamenti in cui poter riprendere il dialogo. «Galsi non ci ha fatto più sapere nulla - dice ancora Giovannelli - e questa ventilata apertura, invece di essere stata comunicata all’amministrazione comunale viene divulgata direttamente per mezzo stampa». Il Comune ha ricevuto, però, una ricca documentazione contenente anche le prescrizioni relative all’opera. «Stiamo esaminando con attenzione il dossier - rivela ancora Giovannelli - per poi far valere le nostre controdeduzioni. State certi che il comune di Olbia ha ancora diverse carte da giocare, per impedire che la stazione Galsi venga posizionata nel nostro territorio». Sanciu spera invece che il dialogo possa aprire uno spiraglio. «Alla fine della conferenza di servizi di Roma - ricorda il presidente della provincia - ci siamo lasciati con i dirigenti Galsi con una promessa: ritrovarci al più presto e trovare una soluzione condivisa. Loro hanno tutte le autorizzazioni, ma non si può certo andare contro la volontà della gente». Dunque Sanciu aspetta che Galsi si faccia avanti. «Attendiamo tutti che la società ci dica che cosa si può fare. Ma se loro non si faranno sentire presto, sarò io a cercare al più presto un nuovo confronto».

3 commenti:

  1. mmm.. salve a tutti... ogni volta che sento discorsi su scelte evidentemente errate e inutili (sistema solare no e galsi sì) mi sorge sempre la stessa domanda: i soldi pubblici dove finiscono?? chi è che ci guadagna in quest'affare?

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  2. e.. ancora io.. non sarebbe meglio fare nazione a se e mollare europa e italia? come si fa a mettersi d'accordo tutti quanti e farlo subito?
    Geppo

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  3. ...e' molto semplice : mettere l'indipendentismo al servizio della sola cosa che ci permette di campare, cioe' lambiente e la salute stessa della nostra isola, al di sopra di ogni faziosita'.Per il momento siamo un po' lontani e prevalgono ancora separatismi piuttosto evidenti fra gli indipendentisti. la conseguente perdita di credibilita' disorienta e divide ancora di piu'la gente ,a cui viene a mancare la percezione che stavolta si fa sul serio. Che al di la' delle sigle, c'e'un fronte comune a cui affrancare il desiderio di sovranita'.
    Per il momento, massima attenzione ai PREDATORI, sono li, pazienti che, aspettano il loro turno, con specchietti e cianfrusaglie per ricavare profitti a buon mercato da questa, gia' martoriata, isola .

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