giovedì 24 febbraio 2011

GALSI: IL MINISTRO ROMANI E' UN BUGIARDO

Il quotidiano LA NUOVA SARDEGNA ha pubblicato nei giorni scorsi questa notizia:
Il ministro Romani mente ai propri cittadini. Perché? Che interesse avrebbe per fare una cosa del genere? Nel sito del Ministero dell'Ambiente non vi è traccia del superamento della V.I.A. da parte del GALSI, e il ministro si intromette peraltro in una materia che non è di sua competenza svolgendo, tramite la stampa, indebite  pressioni presso un'altro organo dello Stato mentre è in corso un procedimento delicatissimo quale è, appunto, la valutazione dell'impatto che il GALSI e altri progetti possono avere sul nostro ambiente.
Ma non si tratta solo di bugie. Si tratta anche di manifesta ignoranza. Un ministro della Repubblica, profumatamente pagato da noi, non può non sapere che, anche in caso di superamento della VIA, è possibile fare opposizione al relativo Decreto. E noi del Comitato ProSardegnanaNoGasdotto abbiamo già pronto un bel "dossierino" al riguardo. Dunque: come si può dire che siano stati superati i problemi burocratici, amministrativi e legali? Detto questo, non è il caso di soffermarci sulle altre dichiarazioni rilasciate dal gasatissimo membro del governo a proposito del GALSI, da lui considerato la "soluzione" all'interruzione delle fornitura di gas dalla Libia. Evidentemente non ha presente la situazione algerina. Forse farebbe meglio, prima di continuare a spararle grosse, a consultare la Farnesina.
Infine, che l'opera venga realizzata entro il 2011 è, ovviamente, fuori discussione. Che Paese meraviglioso sarebbe l'Italia se si riuscisse a costruire un gasdotto in un anno! Ma la cosa più grave è che un ministro che si occupa di "sviluppo economico" attribuisca la responsabilità alle aziende!
Infine, Romani dimentica, forse, che la Commissione europea ha promesso 120 milioni di € che difficilmente sgancerà, considerati i gravi ritardi di quel progetto, gli attuali problemi nell'Area Mediterranea e la nuova programmazione europea in campo energetico che, giustamente, non menziona più GALSI tra le sue priorità.
Dunque.....Chi se lo paga quel tubo?

martedì 8 febbraio 2011

ENERGIA: ecco cosa i cittadini chiedono all'UE

Non c'é più spazio per nuovi gasdotti ne per altre infrastrutture antiquate, costose e che non danno nessuna certezza circa prezzi stabili e trasparenti. Questo è ciò che emerge da un recente sondaggio commissionato dal Parlamento europeo. Progetti come il GALSI, dunque, dovrebbero avere le ore contate.
L'inchiesta del PE rileva che, in materia di Energia, in cima alla lista dei desideri del pubblico europeo vi è un migliore coordinamento delle politiche energetiche e una maggiore solidarietà tra gli Stati membri dell'UE; soprattutto nell’attuale periodo di crisi. I cittadini interpellati ritengono che le misure adottate a livello UE devono necessariamente assicurare il massimo della protezione dei consumatori e la stabilità dei prezzi, investendo sulle fonti rinnovabili, sulla sicurezza dell'approvvigionamento e sulla efficienza energetica. L'indagine è stata condotta durante la prima metà di dicembre, con un totale di 26.574 interviste in tutti i 27 Stati membri.
In risposta alle preoccupazioni dei cittadini, il PE evidenzia che, nel settembre scorso, ha approvato la proposta di regolamento sulla sicurezza dell'approvvigionamento di gas in relazione alle reti esistenti, ciò dovrebbe consentire all'UE di dare una risposta comune in caso di crisi future simili a quella del 2009. Inoltre, nel novembre scorso i deputati hanno votato a favore di progetti in materia di risparmio energetico, efficienza energetica e energie rinnovabili, finanziabili con circa 146.000.000 € di fondi comunitari, non utilizzati a valere sul precedente regolamento che, tra gli altri, finanzia anche il GALSI. Il Parlamento ha inoltre recentemene adottato due importanti risoluzioni: una sulla futura strategia energetica dell'Unione, chiedendo un maggiore coordinamento della politica energetica esterna dell'UE e, nel mese di dicembre scorso, una sulla revisione del piano d'azione europeo per l'efficienza energetica, chiedendo più misure fondate su obiettivi vincolanti.

Per saperne d +

venerdì 4 febbraio 2011

FADDA (PD), IL GALSI E LE ALLEGRE INTERROGAZIONI PARLAMENTARI

Nel giugno scorso Fadda (PD) ed un manipolo di allarmati parlamentari, piddiessini e sardi, hanno presentato un'interrogazione in cui si chiedeva al Governo di chiarire la situazione relativa al fatto che il gasdotto GALSI non compariva più tra le priorità energetiche dell'UE e, apriti cielo, la stessa EDISON, partner del progetto, dichiarava che per problemi di mercato e di prezzi poteva essere messa in discussione la realizzazione di nuove infrastrutture di approvvigionamento, GALSI incluso. Nell'interrogazione, gli affiliati al PD invitavano quindi il Governo ad "agire tempestivamente per scongiurare questa drammatica situazione, che penalizzerebbe l'intero tessuto industriale sardo".
Eccovi dimostrato quanto Fadda e il suo partito hanno a cuore la facenda:
5-03876 Fadda: Esclusione del gasdotto Galsi dai corridoi dell'Unione europea per il trasporto di elettricità, gas e petrolio - Manuela DAL LAGO, presidente, constata l'assenza del deputato Fadda: si intende che abbia rinunziato all'interrogazione in titolo.
Non ci pare necessario commentare ulteriormente!!!