martedì 28 novembre 2017

GOOD JOB, COMITATO ProSardegnaNoGasdotto!!!

 
Come mestamente riportato qualche giorno fa da alcuni giornaletti locali, il progetto GALSI (peraltro ormai morto e sepolto da tempo) è stato (giustamente) eliminato dall'elenco dei progetti energetici considerati strategici dall'UE. Ovviamente, i medesimi giornaletti, si sono guardati bene dal diffondere una notizia ben piú importante, annunciata anche da noi in vari post e in un comunicato stampa: la Commissione UE, prevedendo una futura, importante, riduzione del consumo di gas nell’Unione Europea, considera ormai inutile investire sui gasdotti. Ció vale anche per l'ennesimo "pacco" energetico che le lobby del gas avevano ormai affibiato all'attuale "amministrazione" regionale:  la cosidetta "dorsale", con annessi depositi, rigasificatori e quant'altro utile a sventrare, sporcare e umiliare la nostra Isola, rendendola definitivamente dipendente da altri anche dal punto di vista energetico. 

Rischio sempre attuale e tristemente presente nei piani delle lobby energetiche (e non solo) e di coloro che, ci auguriamo di cuore per il bene di tutti/e, dal 2019 in poi faranno tutt'altro tranne che amministrare, in un raggio d'azione che va dalla busta dell'immondezza alla Regione.

Tale notizia, insieme a quella giá da tempo nota circa la "morte" del GALSI, ha dato al nostro Comitato un buon motivo per esultare e dichiarare concluso il nostro lavoro durato diversi anni.

Un lavoro onorevole, lodevole ma, tutto sommato, sporco. Considerato che si è trattato di impegnarsi per difendere la Sardegna dai suoi stessi abitanti! 

Ma, purtroppo, qualcuno quel lavoro sporco lo deve pur fare.

Consideriamo dunque concluso il nostro lavoro. 

Altri sardi/e verranno a proseguire l'opera di difesa della nostra povera Isola dai propri conterranei.

In bocca al lupo.

domenica 19 novembre 2017

L'ENNESIMO COMUNICATO STAMPA CHE NESSUNO SI FILA

 

Riproponiamo un nostro Comunicato che, per dovere di informazione, abbiamo diffuso qualche giorno fa ai giornaletti locali e a qualche giornalino sul web. L'abbiamo sempre fatto. E da sempre nessuno ce ne ha mai pubblicato uno. 

E' normale. Assolutamente normale. 

I Comitati, quelli veri, quelli organizzati e gestiti da semplici cittadini e cittadine senza ambizioni politiche, senza sponsor o che nessun politicante di turno cavalca, NON devono avere nessuno spazio sulla stampa e NON devono essere in alcun modo legittimati, anzi...  

Resta comunque il fatto che, come per il GALSI, anche questa volta abbiamo dato il nostro umile contributo per evitare alla nostra Isola maltrattata l'ennesimo scempio. 

E, che vi piaccia o no, quel gasdotto non si fará. 

Ora, andate a cercarvene un'altra di "occasione di sviluppo" farlocca o - perchè no? - concentratevi sulle impressionanti "opportunità" che ben conoscete e che continuate a fomentare. Purtroppo non c´è che l'imbarazzo della scelta.

Si ringrazia sentitamente per la pubblicazione! 😂😂


 TEMPI DURI PER I GASDOTTI: LA COMMISSIONE EUROPEA RIVEDE LE REGOLE


La Commissione Europea non ritiene più necessaria la costruzione del gasdotto Nord Stream-2, il gasdotto che, attraverso il Mar Baltico, trasporta in Europa il gas proveniente dalla Russia. Ciò in quanto l'Esecutivo di Bruxelles - prevedendo una futura, importante, riduzione del consumo di gas nell’Unione Europea – considera ormai inutile investire in questo tipo di infrastrutture. 
Dall'analisi delle fonti a nostra disposizione sembra inoltre che a tale aspetto - già ben noto e riconfermato dalla stessa Commissione UE - se ne aggiunga un altro ben più "incisivo" sui reali  interessi in gioco nella realizzazione di simili installazioni. 
Si tratta della riforma decisa dalla Commissione UE in merito all'attuale "Direttiva Gas", con l'obiettivo di applicare a tutti i gasdotti che operano nel territorio dell'UE gli stessi princípi che ispirano la legislazione europea in materia energetica, in particolare per quanto concerne: l'accesso al mercato, la regolamentazione tariffaria, la separazione della proprietà e la trasparenza dei gasdotti provenienti da Paesi terzi che entrano nel mercato interno europeo del gas.
Auspichiamo che l'intervento di Bruxelles possa scoraggiare il sempre attuale assedio sulla Sardegna - favorito dall'attuale amministrazione regionale – considerata non solo la conclamata inutilità strategica di tali infrastrutture, ma anche il fatto che tutti i futuri gasdotti operanti nel territorio dell'UE dovranno conformarsi alla normativa europea, ossia: agire con lo stesso grado di trasparenza, garantire l’accessibilità ad altri operatori e, in ultimo, essere gestiti in modo efficiente e a tariffe regolamentate.
L'assedio delle lobby deve finire una volta per tutte. A tal proposito, il quotidiano inglese The Indipendent  ha recentemente svelato che i due Commissari europei su clima ed energia lo scorso anno si sono ufficialmente incontrati coi lobbysti del gas ben 460 volte, raggiungendo un tetto di spesa di circa 104 milioni di euro nel solo 2016 per le loro a questo punto assai discutibili attività (dato peraltro mai smentito!). La sintesi qual è? Che il gas viene da loro accreditato come fonte energetica pulita e come "soluzione ponte" verso le rinnovabili. Aspetti ormai ampiamente smentiti non solo scientificamente ma, soprattutto, sulla base delle scelte energetiche effettuate dai paesi più civili e avanzati.
La Proposta di modifica alla normativa europea nel settore del gas seguirà l’iter legislativo previsto.
Il Comitato ProSardegnaNoGasdotto - da sempre in prima linea in questa estenuante e faticosa battaglia, unitamente alle altre organizzazioni europee impegnate nella difesa della salute e dei territori - vigilerà affinché vengano tenuti in debito conto e quindi salvaguardati gli interessi dei cittadini europei e dei territori.

Per saperne di più:

Predatori di nobili cause

Non è bello quando vi accorgete che le informazioni che pubblicate, una volta selezionate con impegno, elaborate, semplificate e, spesso, tradotte da voi da altre lingue, vengono utilizzate da altri, senza ovviamente citare la fonte, per scopi puramente personali e con l'unico fine di uscire sui giornaletti locali o far circolare il proprio nome in determinati ambientini di "impegno politico/sociale", dove lo scopo non è quello di contribuire a risolvere concretamente dei problemi, combattere un'ingiustizia o difendere un Diritto, bensí quello di cavalcare una causa, qualunque essa sia, pur di farsi notare e, al momento giusto, farsi eleggere. 

Ecco il perchè di tanti movimenti, partiti, comitati, etc... che fanno tutti la stessa cosa. Inutili duplicati o squallide scopiazzature di qualcosa che, in origine, era un'idea nobile, buona e giusta.

“Smettila di abusare dei miei versi, o pubblicane alcuni dei tuoi.

 Marco Valerio Marziale

 

lunedì 13 novembre 2017

COMUNICATO STAMPA

TEMPI DURI PER I GASDOTTI: LA COMMISSIONE EUROPEA RIVEDE LE REGOLE


La Commissione Europea non ritiene più necessaria la costruzione del gasdotto Nord Stream-2, il gasdotto che, attraverso il Mar Baltico, trasporta in Europa il gas proveniente dalla Russia. Ciò in quanto l'Esecutivo di Bruxelles - prevedendo una futura, importante, riduzione del consumo di gas nell’Unione Europea – considera ormai inutile investire in questo tipo di infrastrutture. 
Dall'analisi delle fonti a nostra disposizione sembra inoltre che a tale aspetto - già ben noto e riconfermato dalla stessa Commissione UE - se ne aggiunga un altro ben più "incisivo" sui reali  interessi in gioco nella realizzazione di simili installazioni. 
Si tratta della riforma decisa dalla Commissione UE in merito all'attuale "Direttiva Gas", con l'obiettivo di applicare a tutti i gasdotti che operano nel territorio dell'UE gli stessi princípi che ispirano la legislazione europea in materia energetica, in particolare per quanto concerne: l'accesso al mercato, la regolamentazione tariffaria, la separazione della proprietà e la trasparenza dei gasdotti provenienti da Paesi terzi che entrano nel mercato interno europeo del gas.
Auspichiamo che l'intervento di Bruxelles possa scoraggiare il sempre attuale assedio sulla Sardegna - favorito dall'attuale amministrazione regionale – considerata non solo la conclamata inutilità strategica di tali infrastrutture, ma anche il fatto che tutti i futuri gasdotti operanti nel territorio dell'UE dovranno conformarsi alla normativa europea, ossia: agire con lo stesso grado di trasparenza, garantire l’accessibilità ad altri operatori e, in ultimo, essere gestiti in modo efficiente e a tariffe regolamentate.
L'assedio delle lobby deve finire una volta per tutte. A tal proposito, il quotidiano inglese The Indipendent  ha recentemente svelato che i due Commissari europei su clima ed energia lo scorso anno si sono ufficialmente incontrati coi lobbysti del gas ben 460 volte, raggiungendo un tetto di spesa di circa 104 milioni di euro nel solo 2016 per le loro a questo punto assai discutibili attività (dato peraltro mai smentito!). La sintesi qual è? Che il gas viene da loro accreditato come fonte energetica pulita e come "soluzione ponte" verso le rinnovabili. Aspetti ormai ampiamente smentiti non solo scientificamente ma, soprattutto, sulla base delle scelte energetiche effettuate dai paesi più civili e avanzati.
La Proposta di modifica alla normativa europea nel settore del gas seguirà l’iter legislativo previsto.
Il Comitato ProSardegnaNoGasdotto - da sempre in prima linea in questa estenuante e faticosa battaglia, unitamente alle altre organizzazioni europee impegnate nella difesa della salute e dei territori - vigilerà affinché vengano tenuti in debito conto e quindi salvaguardati gli interessi dei cittadini europei e dei territori.

Per saperne di più:

giovedì 9 novembre 2017

Chi lo va a dire alla Regione Sardegna?

La Commissione Europea non ritiene più necessaria la costruzione del gasdotto Nord Stream-2
, il gasdotto che, attraverso il Mar Baltico, trasporta in Europa il gas proveniente dalla Russia. Ciò in quanto l'esecutivo di Bruxelles, prevedendo una futura, importante, riduzione del consumo di gas nell’Unione Europea, considera inutile investire in questo tipo di infrastrutture. 

mercoledì 8 novembre 2017

Tempi duri per i gasdotti: la Commissione europea rivede le regole


Anche a seguito dei dati sconcertanti apparsi recentemente sulla stampa europea in merito al pesante intervento delle lobby del gas su Bruxelles, la Commissione Europea ha deciso una incisiva revisione dell'attuale "Direttiva Gas" con l'obiettivo di applicare al settore gli stessi principi che ispirano la legislazione europea in materia energetica, in particolare per quanto concerne: l'accesso al mercato, la regolamentazione tariffaria, la separazione della proprietà e la trasparenza dei gasdotti provenienti da paesi terzi che entrano nel mercato interno europeo del gas. Probabilmente, l'intervento normativo di Bruxelles scoraggerà l'attuale assedio sulla Sardegna favorito dall'attuale amministrazione regionale, considerato che tutti i gasdotti che operano nel territorio dell'UE dovranno conformarsi alla normativa europea, dovranno agire con  lo stesso grado di trasparenza, saranno accessibili ad altri operatori e dovranno essere gestiti in modo efficiente ed a tariffe regolamentate. La Proposta di modifica alla normativa europea nel settore del gas seguirà l'iter legislativo previsto. Il nostro Comitato, unitamente alle altre organizzazioni europee impegnate nella difesa della salute e dei territori, vigilerà affinchè vengano tenuti in debito conto gli interessi dei cittadini europei e dei territori.
L'assedio delle lobby deve finire una volta per tutte. E non solo a Bruxelles.