giovedì 25 febbraio 2016

GAS: ennesima uscita annuale dei sindacati

Vorremmo farne a meno ma, per dovere di cronaca,  pubblichiamo l'ennesima uscita annuale dei sindacati sardi sul GAS. Prima c'era il GALSI, adesso si tratta semplicemente di METANIZZAZIONE. Tutto fa brodo per loro, una cosa vale l'altra. L'importante e' far capire che "stanno sul pezzo". 
Anche questa volta si tratta del solito, noioso, comunicato stampa che si ripete ormai da decenni ed in cui si chiede alla Regione di "far presto" sulla metanizzazione. Nemmeno un numerino tanto per capire. Nessuna proposta concreta. Nessuna idea, tantomeno un progetto, un programma, uno straccio di documento tecnicamente affidabile. Mentre in altre regioni d'Europa si fanno passi da gigante in campo energetico, anche grazie al sostegno dell'UE, alle nuove tecnologie e in linea con gli accordi di Parigi, in Sardegna si continua a sperperare - o restituire - danaro europeo ma si mendica ancora il gas a suon di comunicati stampa. Ed infatti i risultati sono davanti agli occhi di tutti. 
Una cosa e' comunque certa. La grave crisi economica e la decadenza di valori che colpisce la nostra Isola ha un responsabile: LA MANCANZA DI METANO!

Energia: Cgil-Cisl-Uil, su metano Regione decida entro marzo
Sindacati categoria attaccano, 'di indecisionismo si muore'
(ANSA) - CAGLIARI, 23 FEB - Cgil, Cisl e Uil sollecitano la
Regione "ad assumere una decisione definitiva sui tempi e sulle
modalità per portare il metano nell'Isola non oltre il prossimo
mese di marzo, anche perché siamo convinti che coloro che sono
stati eletti per assumersi delle responsabilità non possano
sfuggire al dovere di decidere in tempi adeguati nell'interesse
della Sardegna". I tre sindacati ritengono, infatti, che il Piano Energetico
approvato dalla Giunta regionale sia "preparatorio ad un
progetto di sviluppo generale della Sardegna, ma contenga un
grave limite, quello cioè di non indicare nell'immediato il
percorso, i tempi e le modalità, per portare il metano
nell'Isola". "Di indecisionismo si muore e i ritardi sul metano, che
danneggiano i cittadini e le imprese, rischiano di essere fatali
per un sistema produttivo tutto da rilanciare, ragione per cui
essendo fondamentali i tempi di assunzione delle decisioni è
opportuno fare una scelta precisa e definitiva - attaccano i
segretari regionali Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil,
Giacomo Migheli, Marco Nappi e Tore Sini - per quanto ci
riguarda il metano deve arrivare in tempi stretti e a prezzi
competitivi e la rigassificazione è l'unica scelta in grado di
garantire l'approvvigionamento in un tempo relativamente breve e
a un prezzo certamente competitivo". Infine Migheli, Nappi e Sini sostengono che "la nuova
programmazione energetica regionale passa anche attraverso la
graduale riconversione delle centrali elettriche esistenti, Ep
Fiumesanto, Enel Portovesme, Ottana Energia, per cui non è più
rinviabile nel tempo l'avvio degli interventi di
riqualificazione tecnologica, finalizzati a una maggiore
sostenibilità ambientale e competitività economica, prevedendo
anche interventi di ammodernamento e sicurezza della rete
elettrica sarda". (ANSA).

domenica 14 febbraio 2016

L'impatto degli accordi di Parigi sulle politiche energetiche e ambientali europee

 
Ecco il discorso di Miguel Arias Cañete, commissario europeo per l'azione per il clima e l'energia , circa l'impatto dell'accordo di Parigi sulle politiche energetiche e ambientali europee (How will the Paris agreement impact EU climate and energy policies?). Il discorso si e' tenuto a Bruxelles l'8 febbraio scorso nella sede di "Bruegel", importante"think tank" (contenitore di pensiero) europeo.
Da sottolineare il fatto che sia lo stesso Commissario europeo a rimarcare che l'Accordo di Parigi: "first of all, it sends a clear signal to investors, businesses, and policy-makers that the global transition to clean energy is here to stay and that resources have to shift away from fossil fuels"......Poiche' i "policy-makers" (politici) sardi, solitamente con la boccuccia piena di Europa, non sembrano aver ben colto il significato di quell'Accordo (visti gli investimenti in gasdotti, inceneritori e centrali a carbone che fanno della Sardegna la burletta d'Europa), sarebbe il caso di insistere, magari attraverso una traduzione giurata del discorso di Cañete!