venerdì 31 maggio 2013

NO TRIVELLE SARAS - GRANDE POPOLO DI SARDEGNA

Ieri i cittadini della Sardegna si sono fatti SENTIRE e VEDERE per dire NO alle trivelle dei Moratti che minacciano la zona di Arborea e anche altre parti del nostro territorio. Speriamo che almeno questa volta la politica nostrana si svegli dal suo sonno profondo, accorci le distanze con i cittadini, e per il bene dell'isola non rimanga sorda ad un simile appello di grandissima partecipazione attiva.

giovedì 30 maggio 2013

GALSI E LA MANCANZA DI SENSO DEL RIDICOLO

Nella famosa fiaba, la folla plaudiva alla bellezza della veste del re, che però “sfilava” nudo. Fu un bimbo innocente a gridare: “ Il re è nudo!”. Quella pura e ingenua verità svelava la nudità del re ma, al contempo, anche la mancanza di senso del ridicolo che aveva contagiato un intero popolo.
Il senso del ridicolo non é un'emozione. Non può nemmeno essere percepito dai nostri sensi, rientrando nella pura razionalità.
Per questo, senso del ridicolo e senso di responsabilità vanno sempre a braccetto.
Dai credenti la mancanza di senso del ridicolo dovrebbe essere considerata un peccato. 
Io concordo con chi la considera un vero e proprio reato. Un reato verso noi stessi e verso le generazioni future.
Non so perchè ma é questa la riflessione che suscitava in me la recente stampa locale, in merito all'ennesimo e annunciato rinvio circa la realizzazione del gasdotto GALSI.
Una brutta storia che, tra le tante, da quasi 5 anni regala alla Regione, ai sindacati e alla gran parte della "classe politica" un ottimo alibi per mascherare la loro assoluta inadeguatezza a governare, estremamente ridicola agli occhi di qualsiasi Popolo che si consideri civile.
In sostanza, ripercorrendo la storia del GALSI, é difficile non accorgersi che, chi ci governa, si copre e ci copre di ridicolo senza che si riesca a coglierne appieno la gravità.
C’è un solo modo per liberarsi di governanti che non hanno o hanno perso il senso del ridicolo: considerarli finalmente per quello che sono: ridicoli!

lunedì 20 maggio 2013

Et Voilà!

SONATRACH: GASDOTTO TRA ALGERIA E ITALIA ANCORA RINVIATO
Il progetto di gasdotto tra Algeria e Italia, il Galsi, sarà ulteriormente rinviato, stavolta a causa della diminuzione della domanda di gas da parte degli italiani. Lo ha detto al quotidiano algerino Al Watan, Abdelhamid Zerguine, l'amministratore delegato della Sonatrach, l'azienda pubblica degli idrocarburi algerina. "La decisione sugli investimenti da destinare al progetto di gasdotto Galsi sarà sicuramente rinviata all'anno prossimo", ha affermato Zerguine.
(Da Il Mondo del 18-5-2013)

venerdì 3 maggio 2013

IL GALSI OPERA INCOMPIUTA? ATTESO ANCHE QUESTO MESE UN NUOVO RINVIO DELLA DECISIONE ALGERINA

Più che una tra le tante incompiute che abelliscono la Sardegna, si tratta semmai di un "disastro scongiurato", come ha giustamente commentato qualcuna o, se si preferisce, una tra le "grandi opere inutili", ben descritte dall'economista tedesco Winfried Wolf. Intanto siamo tutti/e in trepidante attesa della "decisione di investimento" che la compagnia energetica di Stato algerina rinvia sin dall'anno 2009! Il prossimo tentativo di sblocco dell'eterno rinvio impegnerà i "partner" algerini durante una nuova riunione convocata per il 30 maggio prossimo. L'esito della riunione è scontato:  se ne riparlerà tra 6 mesi! I continui rinvii sono sempre stati ufficialmente motivati con "ragioni tecniche", che nascondono invece tutte le insuperabili difficoltà della Sonatrach ad aderire ad un progetto, quale è il GALSI, non solo irrealizzabile ma assolutamente non redditizio ne conveniente per un Paese fortemente dipendente dal proprio gas e, quindi, non in grado di garantire maggiori impegni di fornitura al mercato internazionale. Intanto in Sardegna entra nel dimenticatoio la "grande opera fondamentale per la rinascita dell'Isola" o, se si preferisce, il gasdotto senza gas che piace tanto alla gran parte dei "politici" nostrani.... e per niente alla popolazione.