Ancora incendi in
Sardegna, fiamme a Bosa, Torpè, Porto Pozzo, decine di sfollati... Nei giorni
scorsi a Sarroch, Quartu, Orgosolo, Ottana, Santa Teresa di Gallura, Budoni, San
Teodoro, Alghero, Oristano, Olbia, Arzachena, Guspini,
Gonnosfanadiga, Villamassargia, Arzana, Golfo Aranci, Riola Sardo, Thiesi, Iglesias e, la lista non finisce più... Ogni anno è la stessa storia!
Estate in
Sardegna: tanto sole, tanto caldo, tanto
vento, tanto fuoco!
La protezione civile dirama bollettini di allerta a causa
delle alte temperature e del vento.
E purtroppo capita che qualcuno perde la vita.
Ogni anno migliaia di ettari di foreste
vanno in fiamme, vengono evacuati centri abitati, cittadini e turisti. Greggi e animali che non riescono a mettersi in salvo restano intrappolati tra le fiamme.
Centinaia
di uomini con mezzi a terra e aerei, fanno sforzi incredibili sull'intero
territorio per combattere il fuoco. Ma tutto ciò non basta!
Non riusciamo a fare la necessaria prevenzione nonostante le tecnologie di analisi e monitoraggio del territorio attualmente disponibili. E ci troviamo sempre a fare i conti con questo elemento imprevedibile, o per cause naturali o più spesso per dolo, senza riuscire a controllarlo e/o limitarne i danni.
E quindi in una situazione così drammatica, noi domandiamo ai nostri governanti, ma col gasdotto come si fa?
Chiediamo ai politici che hanno deciso di costruire il gasdotto in Sardegna se hanno preso in considerazione i rischi ai quali saranno esposte le popolazioni e la Sardegna durante la stagione estiva, in una terra come la nostra dove le criticità sono molto alte?
E quindi in una situazione così drammatica, noi domandiamo ai nostri governanti, ma col gasdotto come si fa?
Chiediamo ai politici che hanno deciso di costruire il gasdotto in Sardegna se hanno preso in considerazione i rischi ai quali saranno esposte le popolazioni e la Sardegna durante la stagione estiva, in una terra come la nostra dove le criticità sono molto alte?
Al di là delle
perdite fisiologiche di ogni conduttura che trasporta il gas, non tutte le parti del gasdotto sono
interrate. Lungo tutto il percorso, da sud a nord dell'isola, sono previsti numerosi Punti di intercettazione e Stazioni di controllo, dove parti della condotta principale e
delle sue pertinenze saranno a cielo aperto, e perciò maggiormente esposte a potenzali rischi. Tra i quali sono ipotizzabili anche eventuali esplosioni in caso di incendi.
Il gasdotto
è pericoloso per il territorio e per i suoi cittadini e noi siamo molto
preoccupati per questo, e condividiamo le paure dei cittadini per la costruzione del TAP:
Chiediamo
al governo regionale se la nostra Regione si sia dotata di un protocollo di
prevenzione sul rischio di esplosione gasdotti a causa di incendi, e sia in
grado di mettere in campo una organizzazione di mezzi sufficienti a garantire
il controllo del territorio per la
sicurezza delle popolazioni locali?