martedì 17 marzo 2009

Gas metano: peggio o meno peggio?


A cura di Sandro

C'è un peggio e un "meno peggio", lo sappiamo.
Il metano, da un punto di vista delle emissioni, è "meno peggio" di carbone, oli combustibili, petrolio. Ma è ben peggiore rispetto alle fonti pulite (che non emettono niente: sole, vento, onde, maree... ); ben peggiore rispetto alle rinnovabili (che durano finché durerà il pianeta, continuamente si rinnovano, a differenza di quelle fossili).
Quindi ci chiediamo: un governo oculato del territorio, del benecomune, non dovrebbe investire le risorse in un programma di utilizzo delle energie rinnovabili - gratuite - (anche in considerazione dei danni al clima, globali e locali, dallo scioglimento dei ghiacci polari fino all'alluvione di Capoterra) piuttosto che costruire enormi, dispendiosissime, devastanti, invadenti, pericolose strutture per importare fonti di energia - a pagamento - in esaurimento, legate a stati politicamente instabili, inquinanti, dannose per la salute delle persone e del Pianeta?
Poche domande. Rispondano.
Quanto costerà il Galsi? Quali i vantaggi, e quali per i Sardi e quali per l'Europa, e ci saranno ancora quando diventerà operativo? E quali gli svantaggi da un punto di vista dell'ambiente, della salute, della sicurezza, dell'economia, anzitutto dei Sardi? Chi lo vuole? Chi ci guadagna, e a spese di chi? Perché non si consultano le popolazioni, non si chiede il loro parere? perché non le si informa? Quanto sole e quanto vento verranno intanto "sprecati"?
Nessuno ci regala niente. Sappiamo che anche sole e vento hanno controindicazioni. Consumo del territorio, del paesaggio, speculazioni imprenditoriali a caccia di certificati verdi, utilizzo di risorse per la costruzione delle centrali.
Noi siamo per le rinnovabili, guardando al territorio e alle persone, siamo per l'autoproduzione, per le piccole centrali a basso impatto, per il confinamento in aree già degradate. Siamo per il superamento e la riconversione delle industrie "energivore" (retaggio di un modello economico di rapina che riservava alle colonie le lavorazioni più dannose: produciamo più rifiuti speciali e pericolosi di Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, che pure hanno livelli di occupazione, tenori di vita, superiori. Chiediamoci da dove vengano i tumori e se sia il caso di importare altri rifiuti, altri fattori inquinanti).
Ci si accuserà di essere incontentabili. Ma perché accontentarsi del "meno peggio" quando potremmo avere il meglio? Quale mutazione antropologica, quale perversione culturale, quale tara intellettuale, quale masochismo civico, quale pigrizia morale ci impedisce di scegliere il meglio? Forse che nella vita di ogni giorno agiamo con la stessa superficialità? Quando compriamo un elettrodomestico, prendiamo una medicina, assumiamo un dipendente o ci facciamo assumere, quando partiamo per una vacanza... Scegliamo ciò che ci offre di meno, ciò che ci fa più male, ciò che ci costa di più, ciò che ci mette in pericolo?!?
Ragioniamoci sopra.

Nessun commento:

Posta un commento

Lasciate qui i vostri commenti o scrivete a:
prosardegnanogasdotto@gmail.com