lunedì 20 dicembre 2010

COMUNICATO STAMPA DEL NOSTRO COMITATO

In riferimento agli articoli pubblicati lo scorso sabato 18 dicembre sui quotidiani “La Nuova Sardegna” e “L’Unione Sarda”, in merito alle dichiarazioni rilasciate dal Deputato Pili, riguardo alla realizzazione del gasdotto Galsi, il Comitato ProSardegnaNoGasdotto precisa quanto segue:
- La Commissione nazionale per la V.I.A. non ha titolo per poter approvare il progetto Galsi. La Valutazione di Impatto Ambientale, infatti, non autorizza il “VIA ai lavori”, ma costituisce solo uno dei vari elementi che le Autorità competenti sono obbligate ad analizzare per consentire la costruzione e l’esercizio del Galsi. Peraltro, molto spesso, certi di una diffusa impunità, chi la svolge dimentica, o poco considera, taluni elementi fondamentali che invece difficilmente sfuggono ad osservatori onesti ed attenti.
- L’opera, definita da Pili “di importanza strategica per il futuro energetico della Sardegna”, non garantirà - come egli sostiene - “un rilancio economico ed un risparmio strategico sui costi energetici dell’isola”. E’ sufficiente, per smontare il contenuto di queste inopportune affermazioni, rilevare che il Parlamento Europeo, lo scorso mese di novembre ha approvato una Risoluzione che retrocede il GALSI, non ritenendolo più tra le opere prioritarie.
- Per di più, sono a rischio anche i 120 milioni di euro devoluti dagli stati membri dell’UE per la realizzazione dell’impianto destinato, come è noto, a squarciare irrimediabilmente tutta la Sardegna. Assistiamo dunque al vanificarsi delle solite false promesse e delle prese in giro sulla pelle dei sardi e delle sarde, riguardo alla fornitura di gas e la creazione di 10.000 posti di lavoro”! Pare peraltro che sinora, gli unici ad aver abboccato - in quanto per niente documentati - siano i nostri rappresentanti (ma di chi??) politici, che continuano a decidere sulle nostre teste dimenticando che queste possono anche funzionare meglio delle loro.
- Il Comitato ritiene che per parlare di politica energetica, così come di nucleare o quant’altro, non sia sufficiente il possesso della “patente politica” per autorizzare gli “eletti” a dispensare intelligenza e competenza. Dopo approfonditi studi e ricerche, avvalendoci di studiosi e personale qualificato, siamo giunti ad una conclusione: i gasdotti ormai sono superati dalla tecnologia. Sono ferrivecchi da museo, obsoleti e soprattutto antieconomici, superati dal meccanismo navi metaniere-rigassificatori. Gli analisti stimano che il gas commercializzato via tubo possa costare addirittura fino al 30% in più.
Se anche il Deputato Pili volesse approfondire queste nostre considerazioni, senza anteporre chissà quale interesse personale, siamo certi converrà con noi che sarebbe meglio convogliare le forze su temi reali e ben più impellenti di questo.
Nei prossimi giorni l’attività dei volontari e delle volontarie del Comitato ProSardegnaNoGasdotto si concentrerà sull’analisi dei Documenti, al fine di valutare tutti gli elementi su cui fondare un sicuro ricorso, contro questa VIA, alle istanze competenti.
Cagliari 20 dicembre 2010

1 commento:

  1. DOBBIAMO AGIRE,NON IMPORTA QUANTI SIAMO MA DI QUANTO AMORE SIAMO FATTI,E SONO SICURO CHE NON SOLO IL GASDOTTO,MA IL RESTO CHE CI AFFLIGGE COME IL CEMENTO,LA SPECULAZIONE,LA DEMAGOGIA DELLA CLASSE POLITICA AL LACCIO DI ROMA,L'IGNORANZA ASFISSIANTE SOPRATUTTO DEI PIù GIOVANI...ECC..,PUò ESSERE DEBELLATO!ALLORA POSSIAMO SPERARE IN CIELI NUOVI SU UNA TERRA NUOVA,PER RESTITUIRLE IL POPOLO CHE SI MERITA E SAPER OFFRIRE IL GIUSTO SORRISO A CHI VUOLE VIVERLA NEL TOTALE RISPETTO!

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