martedì 19 febbraio 2013

TEMPO PERSO

Ormai parlare di GALSI è tempo perso. Il  rinvio di sei mesi in sei mesi a cui ci hanno abituato, già da diversi anni,  gli algerini della SONATRACH è semplicemente ridicolo. Come è ridicolo il balletto di favorevoli e contrari ad un gasdotto senza gas. Ad un tubo che ha lo scopo sia di salvare il culo di una "amministrazione" regionale allo sbando, senza programmi ne piani, tantomeno in campo energetico; che di illudere qualche impresuccia in fallimento, con annesse associazioni di categoria, circa la possibilità di fare qualche soldino con la propria ruspa e, infine, di procurare tanti, tanti bei denari ad una SpA, inclusi grassi stipendi per chi la amministra. Questo è il GALSI. Il resto è pura "fiction". 
Ma, evidentemente, il senso del ridicolo non prevale sulla libertà di disinformare la gente, monopolio di gran parte dei quotidiani nazionali e regionali. E così  il Sole24ore, seguito a ruota da Sardegna Quotidiano, si prendono la libertà di decidere quali siano le priorità di una Regione autonoma, sancendo la necessità di un bel gasdotto come soluzione dei suoi problemi e lamentando la tremenda delusione (dei sardi) per il fatto che, alla fine, quel tubo si rivela essere una delle tante speculazioni (ma gli accorti giornalisti si guardano bene dall'utilizzare quel termine) in tempi di "crisi" e ai danni delle popolazioni locali, tenute rigorosamente lontane dalla verità.


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