sabato 23 marzo 2013

Finalmente una svolta nella politica regionale. E il GALSI è il protagonista!

Evidentemente sono ancora in tanti, troppi, coloro che in Sardegna, pur rivestendo incarichi importanti, non risultano dotati di un minimo di senso del ridicolo. Nonostante l’estrema gravità della situazione, il complesso e oscuro periodo che stiamo attraversando e nonostante la dilagante decadenza (ma per alcuni è meglio parlare di "crisi") di principi e di valori che ammorba la nostra vita quotidiana, qui da noi si continua a organizzare inutili convegni, seminari o conferenze dove i soliti "politici", “autorità”, “esperti” o “tecnici” se la cantano e se la suonano tra di loro, con grande visibilità sulla “stampa”locale (quante virgolette!!). Gli argomenti e i punti all’OdG sono gli stessi sin dagli anni 80, così i dati forniti (rigorosamente in costante peggioramento) e le, tanto poche quanto inefficaci, soluzioni proposte.  Così qualche giorno fa al convegno  su “Relazioni industriali e mercato del lavoro”, organizzato  a Cagliari al "Regina Margherita" dove, grande novità,  è stata evidenziata «l'assenza del tema del lavoro nell'agenda degli ultimi governi e la necessità di ridistribuire il reddito per vie fiscali». Nel Convegno, a cui ha partecipato anche il solito “pezzo grosso” da Roma - ossia la Segretaria Nazionale della Cgil Susanna Camusso -, i qualificati relatori hanno svolto le loro riflessioni sulle "numerose criticità, causa dei dati negativi sulla crescita". Tali efficaci e originali elucubrazioni hanno partorito, infine, la soluzione ai nostri problemi: il motore della ripresa sarà, pensate un pò, alimentato a gas grazie al GALSI. Tale inaspettata e radicale soluzione è stata introdotta e ben articolata da autorevoli esperti in materia energetica quali: Alberto Scanu, leader sardo della Confindustria - associazione che ha quasi raggiunto l'obiettivo di eliminare l'industria (quella sana) dalla Sardegna - e Pietro Ciarlo, professore universitario di ciò che rimane della Costituzione. Gli araldi della rinascita sarda hanno tuttavia dovuto evidenziare che il progetto GALSI si dibatte per ora tra «molti nemici, clima opaco tra veti espliciti e occulti». Un ambientaccio insomma, dove a tramare e a remare contro la lodevole opera (un gasdotto senza gas) sono evidentemente anche gli scalcinati rappresentanti della società civile. Se poi lo dice un professore universitario c’è da crederci! Ma la perla dell'iniziativa è giunta alla fine, quando si è rilevato che "Lo sviluppo economico del Nord è strettamente collegato a quello del Sud, per il quale si chiede maggiore attenzione". La ineccepibile verità, chissà perché tenuta sinora nascosta, è dunque venuta finalmente fuori qualche giorno fa e proprio a Cagliari, all'Hotel Regina Margherita.
Il Convegno ha dunque marcato un momento storico. 
Peccato che ad occuparsene sia stata solo la stampa locale. L’Economist, Le Monde Diplomatique e il resto della stampa internazionale  hanno disertato il tema. 
Ma si sa, l’informazione non è più quella di una volta.


 
Da L'Unione Sarda

Confindustria sicura: basta guerre al Galsi, l'Isola riparta dal gas

Burocrazia più snella, accesso al credito per le piccole imprese e nuove fonti energetiche. Sono alcuni dei problemi che caratterizzano il rapporto tra industria e mercato del lavoro: tema trattato, ieri mattina a Cagliari, in occasione del convegno organizzato dall'associazione nazionale degli ex parlamentari della Repubblica. Numerosi gli ospiti, tra i quali il segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso che, durante il suo intervento, ha ricordato «l'assenza del tema del lavoro nell'agenda degli ultimi Governi e la necessità di ridistribuire il reddito per vie fiscali».
GLI INTERVENTI Gli intervenuti hanno evidenziato, ciascuno per il proprio settore, numerose criticità, causa dei dati negativi sulla crescita, in Sardegna e in Italia. Michele Cossa, vicepresidente del Consiglio regionale, ha evidenziato «il ricorso sempre più frequente, da parte dell'industria, alla chiusura di accordi di crisi. Bisogna mettere in campo iniziative di rilancio». Uno degli aspetti fondanti della ripresa industriale in Sardegna riguarda l'energia. Secondo il presidente di Confindustria, Alberto Scanu, infatti, «è necessario ripartire dal gas e mettere fine alla guerra nei confronti del Galsi: non serve a nessuno il diniego a tutto campo». Un argomento sul quale è intervenuto anche il costituzionalista, Pietro Ciarlo che, in riferimento al Galsi, ha parlato di «molti nemici, clima opaco tra veti espliciti e occulti». L'ex parlamentare dei Ds, Pietro Maurandi, si è soffermato sull'azione del Governo che nel 2002 «con un accordo con le parti sociali, mise fine alla concertazione». Poi, sull'operato dell'esecutivo guidato da Monti ha evidenziato la «necessità di recuperare il rigore finanziario: un'operazione che non può durare in eterno».
GLI EX PARLAMENTARI C'è poi un'altra questione che vede l'Italia crescere a due velocità, come ha spiegato il presidente dell'Associazione degli ex parlamentari, Gerardo Bianco: «Si commette l'errore di considerare il Mezzogiorno come una palla al piede. Lo sviluppo economico del Nord è strettamente collegato a quello del Sud, per il quale si chiede maggiore attenzione».
Matteo Sau

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