mercoledì 17 agosto 2011

ESPROPRI: esperti a disposizione

Sono trascorsi 4 anni da quando il COMITATO ProSardegnaNoGasdotto, costituito da liberi cittadine/i senza alcun interesse personale e spinti solo dalla volontà' di fare chiarezza, ha iniziato ad interessarsi al progetto GALSI. Dopo lunghi e approfonditi studi abbiamo accertato l’assurdità di quella infrastruttura. Un’opera obsoleta e impattante che ancora oggi qualcuno intende imporre alla Sardegna in quanto ennesima "opportunità per l’isola". Ora siamo giunti alla resa dei conti. Purtroppo inaspettata a causa della disinformazione che grava sull’argomento e nonostante il lavoro svolto dal nostro Comitato che ha fatto di tutto, con gli scarsi mezzi a disposizione, per far conoscere il problema e per aprire gli occhi alla gente. In questi anni abbiamo attivato una incisiva azione di "lobby" presso l’Unione Europea, chiesto l’intervento delle amministrazioni locali, presentato opposizioni in sede di VAS e VIA. Abbiamo cercato di coinvolgere decisori politici, cittadini e organi di informazione, ma pochi ci hanno ascoltato o hanno creduto a ciò che stava per accadere. Con la conseguenza che la società GALSI ha ottenuto - quasi - tutte le autorizzazioni, nazionali e regionali, necessarie alla realizzazione della imponente, dannosa e inutile infrastruttura destinata a sventrare in due, da sud a nord, la Sardegna. Lo testimonia l’avvio della procedura che condurrà agli espropri ad oltre 4000 proprietari terrieri in tutta l’isola. Peraltro, essi non verranno informati da una "Comunicazione Personale" essendo il loro numero superiore alle 50 unità (come stabilito dalla Legge n° 241 del 7 agosto 1990). Ricordiamo che "l’Avviso di Procedimento per l’autorizzazione della costruzione del gasdotto, con accertamento della conformità urbanistica, apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, approvazione del progetto e dichiarazione di pubblica utilità" del 25 luglio scorso, è stato pubblicato, stranamente durante il periodo di pausa estiva e, in Sardegna, esclusivamente sul quotidiano La Nuova Sardegna.
Arrivati a questo punto, nonostante i deboli segnali di rivolta (per ora solo dalla Gallura, interessata anche dalla costruzione della centrale di compressione del gas a Olbia) e in attesa di un forte e deciso intervento politico, i cittadini sono obbligati a reagire utilizzando le vie di ricorso stabilite dalla legge per opporsi agli espropri. Ciò purtroppo con pochissimo tempo a disposizione in quanto l’avvio delle richieste di esproprio impone - per legge - dei limiti di tempo per opporsi....E il tempo sta già passando!
Dunque, considerata la necessità di procedere con urgenza - ormai in punta di legge - il Comitato ProSardegnaNoGasdotto, al fine di soddisfare le numerose richieste di aiuto provenienti soprattutto dai proprietari fondiari, ha contattato e ottenuto la disponibilità di due dei massimi esperti a livello nazionale del settore (tecnico-giuridico) in grado di fornire assistenza a tutti gli interessati.
Chi avesse qualsiasi interesse da salvaguardare o eccezioni da sollevare in quanto proprietario dei fondi interessati dall’attraversamento del gasdotto, o anche confinante, o per qualunque altro valido motivo, può contattarci alla casella di Posta del Comitato: prosardegnanogasdotto@gmail.com;  sarà nostra cura fornirvi i dati degli esperti.

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