Illustriamo nel dettaglio l'operazione di "coinvolgimento dei cittadini" nel progetto più impattante che la Sardegna abbia mai tentato di realizzare nella sua storia*.
Come
è ben noto a tutti (?), diversi giorni fa è scaduto il termine per
presentare osservazioni circa il progetto di gasdotto che il
governo italiano e le “lobby” energetiche hanno deciso di imporre
alla Sardegna a
tutti i costi e "costi quel che costi", con
la ovvia complicità dell'attuale giunta regionale e della “classe
politica” sostenuta da una certa parte della popolazione.
Il
termine di 60 giorni decorreva dal
16 marzo scorso,
data di pubblicazione sull'Unione Sarda (quotidiano ormai conosciuto solo
grazie alla ben documentata "pagina dei morti") di un
anonimo trafiletto dal titolo genericamente sibillino (“avvio
procedura di valutazione di impatto ambientale”) e scritto a
caratteri così piccoli che si intravvede chiaramente la volontà di
escludere una certa fascia d'etá dalla vicenda!
Successivamente,
in data 11 maggio e a pochi giorni dalla scadenza entro cui
presentare le “osservazioni”, l'annuncetto è stato pubblicato
anche sul
sito "Regione
Sardegna Ambiente".
Anche in questo caso l'operazione non brilla certo per “E-Democracy”, dove, hainoi, la Giunta avrebbe scommesso “sul maggiore coinvolgimento di cittadini nelle politiche pubbliche”.
Ma poichè qui, evidentemente, non si
tratta di politiche pubbliche ma di ben altro, noi
siamo stati sicuramente tra i pochi impavidi ad andare a frugare nel
sito per cercare la documentazione e, per i più curiosi, illustriamo
brevemente l'arduo percorso:
-
giunti finalmente qui, non cercate gasdotto o roba del genere più complessa ma
spingetevi oltre, immaginando una nuova “versione fashion" del
termine.
Ed eccovi a: "Valutazione di impatto
ambientale per il “Sistema Trasporto Gas Naturale Sardegna –
Sezione Centro Sud” ubicato in vari comuni delle province di
Oristano, Sud Sardegna e della Città Metropolitana di Cagliari".
Alla
fine del giro trovate la documentazione che - in 60 giorni per gli
Union-Sardisti e in 5 giorni per il resto dell'Umanità, avreste
dovuto leggere con estrema attenzione al fine di presentare eventuali
"osservazioni" su quello che dovrebbe essere il progetto più impattante che la
Sardegna abbia mai realizzato nella sua storia.
Ecco i documenti.
Non siamo riusciti a contare le pagine. Se vi volete divertire fate
pure...
Progetto
Definitivo - Volume 1 [File.zip]
Progetto Definitivo - Volumi 2-3-4 [File.zip]
Progetto Definitivo - Volume 5 [File.zip]
SIA - Volume 6 [File.zip]
SIA - Volume 7 parte 1 [File.zip]
SIA - Volume 7 parte 2 [File.zip]
SIA - Volume 8 [File.zip]
SIA - Volume 9 [File.zip]
SIA - Volume 10 [File.zip]
Relazione di incidenza - Volume 11 [File.zip]
Relazione paesaggistica - Volume 12 [File.zip]
Avviso sul quotidiano [File.pdf]
Progetto Definitivo - Volumi 2-3-4 [File.zip]
Progetto Definitivo - Volume 5 [File.zip]
SIA - Volume 6 [File.zip]
SIA - Volume 7 parte 1 [File.zip]
SIA - Volume 7 parte 2 [File.zip]
SIA - Volume 8 [File.zip]
SIA - Volume 9 [File.zip]
SIA - Volume 10 [File.zip]
Relazione di incidenza - Volume 11 [File.zip]
Relazione paesaggistica - Volume 12 [File.zip]
Avviso sul quotidiano [File.pdf]
Ma
eventuali osservazioni potevano essere acquisite anche in una serie
di "Presentazioni al pubblico", previste nei giorni:
12, 16 e 18 maggio nei Comuni di Carbonia, di Assemini e presso la
sede della Provincia di Oristano. Di queste lodevoli e tardive iniziative,
ovviamente, nessuno sapeva nulla e, in ogni caso, è meglio evitare
commenti.
Riteniamo comunque che almeno qualche Sindaco o qualche
Assessore dei comuni coinvolti vi abbia partecipato e, quindi, sia al
corrente del disastro che sta per abbattersi sul suo territorio.
I
motivi per i quali nessun amministratore e nessun abitante dei
territori interessati ha reagito - ne reagirà - sono ben noti.
Gli
stessi motivi che ci hanno fatto accettare a braccia aperte perle di
"sviluppo, crescita e occupazione" come la FLUORSID, E.On.,
la SARAS, la "chimica verde", Alcoa, Vinyls, Keller,
Rockwool, Carbosulcis, Eurallumina...
Al
riguardo, se avete voglia di ridere per non piangere, leggete
l'intervista rilasciata dall'assessora regionale all'industria al
sito RIENERGIA. Ovviamente, nell'intervista nessun accenno all'impatto di quell'opera sull'ambiente, le risorse culturali e
archeologiche, le produzioni agricole di pregio, il
turismo...L'assessora, al momento, non prevede inciampi autorizzativi
e, sinceramente, non si aspetta problemi di accettabilità sociale.
Anche perchè l'unica cosa che i sardi sanno è che “arriverà il
gas nelle case e nelle imprese e la bolletta costerà meno
dell'ENEL”. Togo, no?.
Infine, la responsabile dell'energia per la Sardegna,
riferisce finalmente sul nostro futuro:
“Quando le tecnologie (rinnovabili n.d.r.) saranno mature, ci
faremo trovare pronti”. Si sa, noi sardi pretendiamo sempre il
meglio e, considerato che
nel resto del mondo “cazzeggiano”, noi non abbiamo tempo da
perdere!
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RispondiEliminaBuongiorno, rispondiamo dalla redazione di RiEnergia in quanto chiamati in causa. Quel che ci preme sottolineare, e che si evince chiaramente scorrendo i numeri settimanali che abbiamo pubblicato da novembre, è che la nostra testata tratta tutti i temi energetici (e quindi le fonti) senza preconcetti o disparità, facendo parlare tutti gli attori a vario titolo coinvolti. Dal nucleare alle rinnovabili, dai gasdotti all'auto elettrica. La linea editoriale viene definita unicamente e in modo del tutto imparziale dalla redazione di RiEnergia e non coinvolge in alcun modo i nostri sponsor che, peraltro, coprono l’intero spettro delle fonti di energia e non solamente quelle fossili. Come ben potrete comprendere, una redazione ha dei costi che è necessario tentare di coprire, ma questo non inficia in alcun modo la nostra terzietà rispetto agli argomenti trattati.
RispondiEliminaL'intervista all’Assessore Maria Grazia Piras si inserisce in un approfondimento più ampio sul varo della nuova Strategia Energetica Nazionale, nella quale la metanizzazione della Sardegna costituisce uno degli elementi più importanti e innovativi. L’argomento della SEN è stato peraltro trattato in due puntate e la prima era interamente dedicata alla decarbonizzazione e all’efficienza energetica. La seconda, come è giusto che sia nell’ambito di una corretta e completa informazione, affrontava invece la parte gas e petrolio e quindi il tema della metanizzazione dell’isola. Come si percepisce chiaramente dalle domande poste all’Assessore la nostra posizione in merito è del tutto neutrale e finalizzata a creare dibattito.
È su questa linea di neutralità e indipendenza che si fonda l’intera linea editoriale del nostro portale.