lunedì 10 giugno 2013

Valentina Sanna: PD: congresso subito. Manca una linea politica condivisa! GALSI? Non se n'è mai parlato!

Perdonate la mia infinita ignoranza ma, dopo avere letto l'intervista a Valentina Sanna mi sorge spontanea una riflessione/domanda: posto che vari personaggi siedono in Consiglio regionale perché ce li ha messi il PD, e visto che prendono posizione su scelte fondamentali per la nostra Isola (ad esempio in temi come l'energia) senza che queste siano state ampiamente condivise e discusse all'interno del Partito....Questi personaggi, a nome di chi parlano? Come si spiega questo?
 Legislatura 15º – Aula – Gli interventi di Giampaolo Diana nell’Aula del Consiglio Regionale nella seduta pomeridiana n. 409 di Mercoledì 05 giugno 2013
Discussione della mozione Diana Giampaolo – Agus – Bruno – Cozzolino – Cuccu – Floris Vincenzo – Manca – Meloni Valerio – Moriconi – Porcu – Sabatini – Sanna Gian Valerio – Corda sulle strategie energetiche della Regione (252).
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. Uno dei presentatori della mozione ha facoltà di illustrarla.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, la mozione che cercherò di illustrare al nome del Partito Democratico…


L'unione sarda del 9 giugno 2013
 «Pd, congresso subito». La presidente Sanna: un rinvio può compromettere le Regionali «Manca una linea, si metta in discussione l'attuale dirigenza»
È questo il momento giusto per il congresso del Pd. Non a fine anno, non dopo le primarie per il candidato governatore. Valentina Sanna, presidente dell'assemblea dei democratici, prende nettamente posizione contro il segretario Silvio Lai (che propone primarie a settembre): «Rinviare il confronto interno - dice Sanna alla vigilia dell'assemblea che domani sera, a Oristano, deciderà - è un errore grave, tale forse da ipotecare le Regionali». Meglio, al limite, l'election day proposto da Francesco Sanna, cioè la scelta contemporanea del segretario del Pd e del leader di coalizione. Ma la presidente, che firma con altri sei un ordine del giorno in tal senso, preferirebbe il congresso subito.
Perché questa posizione?
«Anzitutto, la scadenza naturale del mandato della segreteria è settembre-ottobre. Non ci sarebbe neppure da discutere, normalmente».
Ma siamo vicini alle Regionali.
«Già. Per qualcuno uno scontro a ridosso delle elezioni non conviene. Eppure, il Pd nazionale ha avuto il picco dei consensi proprio nella fase delle primarie Bersani-Renzi. E magari si farebbe il congresso a dicembre, poco prima del voto».
Non sarebbe meglio?
«Proprio no. Il vero confronto nel Pd dev'essere quello. E non sulle tessere, ma su linee politiche concrete. Per esempio, quando parliamo di energia, tema oggi caldissimo?»
Allude al caso Saras-Arborea?
«Precisamente. Io sono assolutamente contraria al progetto Eleonora e alle trivellazioni per cercare il metano. E come me tanti altri».
E la posizione ufficiale del Pd sardo qual è?
«Non lo so, non se n'è mai parlato negli organismi dirigenti. Come non si era mai parlato del gasdotto Galsi, del resto. Non possiamo assumere linee chiare perché non c'è un gruppo dirigente legittimato».

In che senso?
«È in carica da 4 anni e nel frattempo sono successe mille cose. Comprese molte elezioni, non tutte vinte, vedi le ultime Politiche. Credo che questo gruppo dirigente debba essere messo in discussione. Tra l'altro sono cambiate le maggioranze interne, già dal 2011».
Se è per questo, sembra che adesso stiano cambiando di nuovo.
«Appunto, si va avanti solo facendo patti tra correnti. In questo contesto, a cosa servirebbero le primarie per il candidato governatore? A scegliere tra nomi, non tra programmi. La verità è che stiamo ragionando solo di quali correnti sostengano Tizio e quali Caio».
Però Cappellacci è di fatto già in campagna elettorale. Non è prioritario scegliere chi lo contrasterà?
«Sono prioritarie entrambe le cose, il leader e il rilancio del Pd».
Sta dicendo che è favorevole all'election day?
«Non è la mia soluzione preferita, ma come opzione di riserva sarebbe accettabile. Altra considerazione: si vuole scegliere il leader di una coalizione di cui ancora non si conosce il perimetro, con posizioni diverse nel Pd tra chi aprirebbe all'Udc, chi no e così via».
Lei aprirebbe all'Udc?
«Io so chi sono e da che parte sto. Difficile spiegare che possiamo condividere un'alleanza programmatica con chi sta ancora oggi con Cappellacci. Non sento alcuna affinità con quel partito».
E invece col Psd'Az, la “lista Sardegna” di cui parla Maninchedda, o persino l'area indipendentista?
«Con forze simili vedo più facile trovare un terreno d'intesa. E d'altra parte il Psd'Az è passato all'opposizione della Giunta Cappellacci».
Ci dica invece i suoi nomi per la leadership.
«Non faccio nomi, anche perché non ne ho in mente uno preciso. Penso che debba essere qualcuno dal profilo etico e morale molto alto, e non necessariamente un prodotto dei partiti».
La famosa società civile?
«Non per forza, può andare bene anche chi ha già esperienza politica. Magari però non vent'anni già trascorsi nelle istituzioni. Quando sento che nell'area indipendentista potrebbe candidarsi Michela Murgia, mi viene da pensare che preferirei un leader sufficientemente giovane, e capace di sintonizzarsi con lo spirito di questo tempo».
Giuseppe Meloni

1 commento:

  1. La mozione è stata poi ritirata. Grande Claudia Zuncheddu!!
    http://www.claudiazuncheddu.net/?start=4

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