mercoledì 5 giugno 2013

GALSI: il PD si scatena

Delegittimati come pochi e membri allo sbando di un "Partito mai nato", proseguono la loro lenta e corrosiva opera di distruzione. Vincenzo FLORIS, Giampaolo DIANA, Gian Valerio SANNA e SABATINI hanno presentato l'ennesima e farneticante mozione in merito agli "attuali sviluppi concernenti la realizzazione del metanodotto GALSI, Algeria-Sardegna-Italia". 
Nonostante sia ormai davanti agli occhi di tutti che il GALSI è null'altro che una delle varie e squallide speculazioni ai danni della Sardegna.
Nonostante gli Algerini abbiano detto in tutti i modi possibili, e già da molti anni, che di gas non ce ne danno e che si tratta di un pessimo investimento......Floris, Diana, Sanna e Sabatini il gasdotto lo vogliono ugualmente! 
Non avendo di meglio da fare si rivolgono dunque al Consiglio regionale per chiedere: 
1) cosa la Regione intende fare considerato che in quel tubo qualcosa ci dovrà pur passare;
2) lo stato di attuazione di un progetto di gasdotto senza gas;
3) quanti dei nostri soldi ha speso sinora la Regione per stare dentro un progetto di gasdotto senza gas;
Infine, la domanda fatale: cosa intende fare la Regione per assicurare all'Isola risorse energetiche pulite e baratte!!! 
Signore e signori, lasciamo a voi questa perla di "politica regionale".
Da parte nostra solo un commento è possibile: Per fortuna dureranno poco.



CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 259

MOZIONE FLORIS Vincenzo - DIANA Giampaolo - SANNA Gian Valerio - SABATINI in merito agli attuali sviluppi concernenti la realizzazione del metanodotto GALSI, Algeria-Sardegna-Italia.
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 IL CONSIGLIO REGIONALE - PREMESSO che:
- la realizzazione dell'infrastrutturazione GALSI riveste per la Sardegna un'importanza strategica fondamentale nel quadro dell'approvvigionamento energetico regionale, in quanto la nostra Isola è l'unica regione d'Italia a non essere collegata a metanodotti o reti energetiche connesse con il resto dell'Europa o con il nord Africa; il metanodotto GALSI, Algeria-Sardegna-Italia renderebbe possibile il mantenimento dell'attuale tessuto produttivo isolano in particolare di quello composto dalle grandi imprese energivore che spesso coincidono con le attività ad alta concentrazione e occupazione di manodopera; queste industrie, come è purtroppo noto, soffrono ormai patologicamente di crisi cicliche dovute all'annosa e mai risolta questione dell'alto costo dell'energia in Sardegna; la realizzazione dell'opera permetterebbe inoltre l'indispensabile e necessario sviluppo del sistema industriale sardo dando vita alla creazione di nuove imprese di trasformazione di materie prime reperibili nel suolo e nel sottosuolo della Sardegna ad iniziare dalle sabbie silicee, dai feldspati, dal caolino e da tutte quelle altre materie prime che richiedono un alto consumo energetico per la loro trasformazione industriale; la consistente e costante disponibilità di una fonte energetica pulita come il metano permetterebbe l'abbattimento delle emissioni di CO2 nell'atmosfera e il rilancio di tutto il comparto agro-alimentare della Sardegna;
- si potrebbero creare potenziali ricadute economiche sulle attività imprenditoriali della Sardegna nella fase di costruzione e gestione del gasdotto, e nell'utilizzo da parte della cittadinanza di energia a basso costo tra le più pulite attualmente accessibili;
CONSIDERATA:
- l'allarmante e preoccupante notizia comparsa sulla stampa regionale in riferimento ad un sicuro rinvio della realizzazione del metanodotto GALSI Algeria-Italia da parte di Sonatrach, la società algerina che possiede una quota azionaria di GALSI del 41,6 per cento;
- la richiesta avanzata all'assemblea dei soci della società finanziaria regionale SFIRS dal presidente Antonio Graziano Tilocca, di rivedere i patti sociali del GALSI e la concomitante dichiarazione dell'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, Alessandra Zedda "di rivisitare i patti parasociali entro il 18 settembre" della società GALSI Spa di cui la Regione è socia con una quota azionarla dell'11,6 per cento;
- la notizia secondo cui l'ENI, Ente nazionale idrocarburi, avrebbe rinegoziato i vecchi contratti siglati con Sonatrach per la fornitura di gas e metano per gli anni 2013-2014 determinando una diminuzione dei volumi di forniture verso l'Italia,
impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
a riferire al Consiglio regionale circa:
1) le determinazioni urgenti che intendano porre in essere, alla luce delle dichiarazioni fatte dall'amministratore delegato di Sonatrach, che mettono concretamente in discussione la realizzazione e la sopravvivenza del progetto GALSI;
2) lo stato di attuazione del progetto e dei relativi accordi stipulati e sottoscritti dalla Regione e dai soci azionari della società GALSI Spa costituita a Milano il 29 gennaio 2003, di cui la Regione detiene l'11,6 per cento del capitale azionario;
3) l'ammontare degli investimenti finanziari complessivi che la Regione ha sostenuto, dovuti alla compartecipazione nella società GALSI Spa;
4) le scelte di carattere strategico che intendano attuare per garantire alla Regione una reale e certa disponibilità di fonti energetiche pulite a basso costo.
Cagliari, 30 maggio 2013

2 commenti:

  1. 15 mila € al mese! Gli diamo 15 mila € al mese per sparare cazzate. Io lo so. Si sono ritrovati nell'ufficietto di Giampino Diana, in via Roma. Gianvalerio doveva portare le carte ma le aveva dimenticate. Azzz...ed ora che facciamo? Si sono guardati negli occhi e hanno detto: ayo che scriviamo qualcosa sul GALSI.

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  2. A volte si ha davvero la sensazione che non abbiano niente da fare... Perchè non si occupano delle reali priorità, ma si confrontano con i cittadini ?????

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