venerdì 24 febbraio 2012

ADESSO BASTA!!!

ADESSO BASTA CON I SI A PRIORI. (di Tritone)


E’ vero, ce lo aspettavamo. Però, siccome la speranza è l’ultima a morire, confidavamo in un sempre auspicabile sussulto di dignità da parte dei nostri decisori politici che, invece, non hanno esitato ad anteporre agli interessi della Sardegna e dei Sardi, le logiche di quelli partitici.
La “vicenda Galsi” è però profondamente diversa da tutte le altre - purtroppo sempre tristi - che hanno visto la nostra Regione cieca e sorda di fronte all’evidenza.
E’ davvero tutto differente, adesso. RocKwoll, Vynils, Alcoa, Euroallumina, Ila, Ottana, Saras, Porto Torres e Petrolchimico, ma anche le meno note Techma, L.C. Sistemia, Ecofridge, Cartonsarda, Cossu formaggi, Ibs design, Prodex - e chi più ne ha più ne metta - sono solo alcune delle “floride Aziende” componenti l’interminabile elenco dei disastri economici ed ambientali che hanno illuso per anni centinaia di lavoratori.
Famiglie di disoccupati abbandonate al loro triste destino da scelte inopportune compiute da una classe politica insipiente ed ignorante - che non ha avuto e non ha ancora oggi - nemmeno l’intelligenza e l’umiltà di comprendere le lezioni impartite dalla recente storia. Peraltro, con l’irreversibile danno ambientale che ci resta sul groppone e i cimiteri da smaltire di cui nessuno parla, come se la cosa non li interessasse e/o non costasse all’intera collettività.
Volete degli esempi? Basta sfogliare i giornali per capire di cosa si tratta. Come le prime righe a pagina 3 del quotidiano “La Nuova Sardegna” di oggi 24 febbraio. Per ragioni che lascio al vostro commento, si rileva che l’argomento Ottana non viene trattato all’interno della pagina di ECONOMIA del giornale, bensì in quella di CRONACA, e questo dice tutto!!!


Cronache : Ottana, così funzionava la frode milionaria
OTTANA. Contratto d’area di Ottana: una valanga di denaro pubblico, l’ennesima, per creare industria e posti di lavoro nella Sardegna centrale diventata una truffa colossale. Un dato di fatto da anni messo in soffitta da politica, sindacati e industriali del Nuorese, ma che ora riemerge con i dati del fallimento forniti l’altro ieri dal comandante provinciale della Guardia di finanza, Alessandro Cavalli: «Tutte le venti aziende controllate negli ultimi anni sono risultate irregolari, per un danno erariale di quasi 100milioni di euro». Numeri da choc che riaprono la ferita. E le domande.


E se andiamo a frugare tra i casi più emblematici del totale fallimento della politica industriale condotta dalla Regione negli ultimi decenni, osserviamo che laddove hanno chiuso i battenti fabbriche e/o Aziende, imperversa sempre e comunque il malaffare, e sempre e comunque a danno degli incolpevoli Sardi, con la connivenza ed il silenzio della classe dirigente dell’isola. Ma dove stavano questi signori? Cosa amministravano e come occupavano il loro tempo?
Sapete qual è il vero problema? E’ che di tutti questi ben remunerati gentiluomini, anche a livello nazionale, nessuno paga. Nessuno risponde delle malefatte, e sono tutti a piede libero. Anzi, sono ancora tutti lì a pontificare sulle scelte intraprese, difendendole a spada tratta, magari proponendo il gasdotto Galsi come panacea di tutti i mali. Un’altra imperdibile occasione di rilancio per il territorio martoriato dalla disoccupazione e una opportunità che garantisce un risparmio del 40% alle industrie energivore della Sardegna. Ma quali, se sono tutte collassate soprattutto grazie a loro?! Ma lo sanno che al nord Italia, peraltro dotato di rete metanifera, nonostante il decantato (da loro e solo a parole) risparmio sull’energia, la FIAT continua ad allontanare i propri operai? Ormai non c’è più nulla per nessuno e bisogna rimboccarsi le maniche (noi e non loro), altro che gas.
Ma come si fa? Possibile che imperterriti possano continuare a dire quello che vogliono? Possibile che il messaggio che passa tra i più è quello che hanno ragione? Possibile che i Sardi ancora sopportano tali soprusi? NON CI VOGLIO CREDERE! Ma su quali basi, fonti e dati lorsignori basano le loro certezze, peraltro smentite sempre dai fatti!?! Ovviamente, nessuno glielo chiede e tantomeno loro lo dicono.
E i mass-media gli corrono colpevolmente dietro come api sul miele, questi sono i personaggi da ascoltare e soltanto loro sono lodevoli di attenzione: se lo meritano davvero!!! Complimenti a tutti, bello schifo e bella trasparenza.
Direi che può bastare!!! Non possiamo più concedere fiducia a chi mina il valore della democrazia e si comporta secondo logiche affaristiche e guardando il proprio tornaconto economico o quello del partito politico del momento. Non è più tempo di fare scelte sbagliate, non ce lo possiamo più permettere, soprattutto se riguardano la nostra ancora bella isola ed il futuro dei nostri figli. Ormai ognuno è chiamato a svolgere il proprio compitino, informandosi su quello che abilmente e sottotraccia viene tramato alle nostre spalle.
Visto che di moralità con la maggior parte dei nostri Amministratori non si può parlare, l’insperato sussulto di dignità deve provenire dal popolo sardo. Dobbiamo essere noi a prendere consapevolezza e finalmente ribellarci - una volta per tutte -alle costrizioni di una politica distante anni luce da tutto e da tutti, e che persevera sulla propria strada infischiandosene di qualsiasi ragione non collimante con la loro.
E qui rientra in gioco la “vicenda Galsi”.
La somma di 150 milioni di euro stanziati ieri all’interno della Legge Finanziaria per la costruzione del gasdotto Algeria – Italia attraverso la Sardegna, è un ulteriore schiaffo ai Sardi, costretti a non disporre di quel denaro per soddisfare ben più prioritarie necessità - considerato il particolare periodo di crisi - per un gasdotto che distruggerà irreversibilmente tutto quello che incontra, con l’unico fine di destinare e garantire l’esportazione del metano in Italia e in Europa.
Il Progetto Galsi, infatti, non prevede assolutamente la fornitura per la nostra isola, e sono tutte falsità quelle che sostengono il contrario. Peraltro, regaliamo una grande fetta del nostro territorio agli algerini, che in quanto a democrazia lasciano proprio a desiderare.
Però, ed è questo il punto centrale, questa ecomostro è differente dagli altri già costruiti e chiusi per sempre. Questa infrastruttura riguarda tutta l’isola. La attraverserà per 272 chilometri di lunghezza per 200 metri di larghezza (100 metri per parte a cavallo del tubo per motivi di sicurezza), distruggendo economie, storia, ambiente, archeologia, vigneti e querceti e spostando alvei di fiumi, impossessandosi forzatamente di proprietà appartenenti a più di 13mila proprietari.
E allora, ci vogliamo svegliare o gliela dobbiamo dare vinta ancora una volta alla stragrande maggioranza di questi nostri decisori politici del piffero?!?
La Sardegna e i Sardi meritano rispetto ed energia pulita, non abusi, disprezzo ed energia inquinante
!

2 commenti:

  1. Che dire ancora? Mi hai regalato una fotografia assolutamene realista e a tutto campo della situazione. Un bel regalo per me, rimasto senza parole dopo la notizia. Aggiungerei solo che l'Italia dei valori, che insieme al moribondo Partito Democratico è la principale complice a "sinistra" di questa assurdità, qualche giorno fa ci ha chiesto di collaborare con loro ad un'iniziativa rivolta proprio a illustrare il progetto GALSI (anche con la proiezione del film "ECRAN DE FUMEE")...Forse volevano essere informati di cosa si tratta? Peccato che nel frattempo, in Consiglio regionale, votavano a favore di un regalino alla GALSI di 150 milioni di € nostri. Che coerenza! Che Partito! Mi domando se Di Pietro è al corrente di ciò che i suoi combinano qui in Sardegna. Comunque, nonostante tutto, un risultato positivo c'è: ed è il voto contrario e compatto degli indipendentisti e dei sardisti, accompagnati, mi pare, da SEL. Può essere che, la vicenda GALSI, pur in tutto il suo tremendo impatto, sarà forse, come auspichi anche tu, il principio della fine per quella gente? Mi piace credere che si tratta degli ultimi, tremendi, colpi di coda di un viscido serpente che, per troppi anni, ci ha tenuti in ostaggio, nutrendosi del nostro sangue, del nostro sudore, delle nostre vite e togliendoci anche l'anima. Coraggio, non sarà poi tanto difficile liberarcene. Ormai è li, che si dimena orribilmente, costretto in un angolo ad affogarsi nelle sue stesse feci

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  2. ...stiamo attenti,sono mostri che risorgono sempre dalle proprie ceneri con inprevedibili metamorfosi e voracita'.Ne pensano sempre delle nuove e,se non sbaglio, con il galsi e' gia' operativo l'affare del cosidetto BIOCOMBUSTIBIRE
    ,una pratica che prevede la sottrazione di territorio da un uso tradizionalmente sostenibile(agricoltura ,pastorizia...),ad una monocultura intensiva di mais da convertire in combustibile per autoveicoli.
    SIAMO ALLA PURA FOLLIA !!...ormai abbiamo la certezza che si tratta di pazzi con i quali,
    dobbiamo confrontarci ma, da cui soprattutto difenderci, perche' potenzialmente, sono portatori (anche contaggiosi) di GUAI PER TUTTO CIO' CHE GLI STA INTORNO : PERSONE, ANIMALI E COSE -

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