Il Sulcis è abbandonato a se stesso. In ginocchio.
Lì ci si arrangia tra cassa integrazione, disoccupazione e tumori.
Le più importanti fonti di lavoro e benessere, quali l'ambiente, l'agricoltura e la cultura, vengono distrutte sistematicamente in nome di uno sviluppo che non arriverà mai.
Il turismo non è mai esistito, nonostante gli sforzi di persone in gamba che, malgrado tutto, riescono a dimostrare ogni giorno che quel settore potrebbe essere la salvezza per quella regione, come sta accadendo in tantissime aree d'Europa.
Laggiù nel Sulcis, una "classe politica" decadente e inadeguata, prosegue indisturbata a seminare miseria, navigando a vista tra l'ignoranza della gente, volutamente tenuta a debita distanza dalle istituzioni e dalle scelte che poi, inevitabilmente, si ripercuotono sulla sua pelle.
Non si può dire quanto durerà questa terribile agonia che, come un tempo, costringe i giovani ad andarsene per cercare fortuna altrove. Giovani svegli e capaci, che ben potrebbero restare li e riprendersi la propria Terra e il proprio destino.
E invece questo non avviene perché, pare, il problema è solo uno. Risolto quello per il Sulcis sarà la rinascita. E’ molto semplice. Si tratta di un gasdotto.
Una volta che quel tubo arriverà laggiù nel Sulcis, portando il gas nelle case e all’euroallumina, tutto riprenderà a marciare come si deve.
Ecco il futuro ed ecco la sacrosanta lotta che, nei prossimi giorni, condurrà i giovani sulcitani in piazza, a fianco a una “classe politica” che nessuno al mondo si merita.
In piazza non contro quella "classe". In piazza non per la propria dignità calpestata, per i diritti negati, per le diseguaglianze e la mancanza di opportunità, no!
Scenderanno in piazza a fianco a loro! E per chiedere un tubo!
GALSI: PROVINCIA SULCIS IGLESIENTE FAVOREVOLE METANIZZAZIONE - CHERCHI, ORGANIZZEREMO UNA MANIFESTAZIONE PER SOLLECITARE LAVORI
(ANSA) - CAGLIARI, 25 OTT - "La Provincia del Sulcis Iglesiente è assolutamente favorevole alla metanizzazione e organizzerà una manifestazione per sollecitarne l'attuazione". Lo ha dichiarato il presidente della Provincia del Sulcis Iglesiente, Salvatore Cherchi, il quale ha anche precisato che "la Provincia si è già pronunciata favorevolmente alla metanizzazione e rilascerà tutte le autorizzazioni di competenza". I Comuni del Sulcis Iglesiente hanno già appaltato i lavori delle reti di distribuzione del gas - ha spiegato Cherchi - che comportano un investimento di circa 70 milioni di euro nel solo territorio provinciale. "La metanizzazione, lungi dal Costituire una penalizzazione - ha affermato - elimina una grave discriminazione, a carico della sola Sardegna in Italia, che si scarica sulle famiglie che pagano più cara l'energia per usi domestici, sulle imprese (con il metano il problema Eurallumina sarebbe già stato risolto) e sui trasporti. Anche sul piano ambientale il metano è di gran lunga la fonte energetica preferibile. Le manifestazioni devono perciò essere organizzate perché il gasdotto finalmente si faccia. La Provincia ne organizzerà una per sollecitare il via ai lavori. Il progetto é infatti in grave ritardo di almeno cinque anni. Neppure è stata ancora messa la firma conclusiva. Finora Galsi ha messo sul campo l'argomento delle autorizzazioni non ancora date: questo è un problema reale, va risolto e non può essere impossibile risolverlo dal momento che in tutta Italia il gas si muove in tubazioni e i gasdotti sottomarini sono stati realizzati a iosa nel mondo. E' da temere che dietro il paravento delle autorizzazioni, maturi la cancellazione o il forte differimento nel tempo, del progetto Galsi". (ANSA).
Quel microcefalo, totalmente privo non solo di cultura naturalistica ma di qualsiasi cultura che non sia quella della prepotenza e dell’arroganza della politica, non è un Sulcitano, sia ben chiaro, come non lo sono i suoi purtroppo numerosissimi accoliti, tutti rigorosamente anti-ambientalisti viscerali, tutti animati dalla stessa bramosia di consumo integrale del territorio a beneficio esclusivo di inquietanti quanto misteriosi interessi (sigh!).
RispondiEliminaIl Sulcis è oggi quello che è (una delle regioni geografiche d’Europa più arretrate economicamente e socialmente, pur disponendo ancora di risorse ambientali e culturali di prim’ordine e altamente redditizie se invece opportunamente utilizzate) grazie alle loro mirate, ostinate e insensate scelte politiche pluriennali. Da 50 anni il modello di sviluppo in questo territorio è imposto e pilotato sempre dagli stessi personaggi e dai loro degni seguaci, gli stessi che oggi anelano così ardentemente alla realizzazione del Gasdotto quale panacea per tutti i mali (ma non sarà il gas a resuscitare il mostro, ormai in coma profondo, che essi stessi hanno creato! E non ci vorranno certo molti anni per capirlo!). Gli effetti disastrosi per questo territorio saranno gli stessi di sempre, purtroppo con nefasto effetto cumulativo, anche se stavolta è prevedibile con largo anticipo un deciso peggioramento perché alla cancellazione irreversibile di fondamentali ambienti e biotopi prioritari si aggiungerà lo svilimento e la perdita di interesse naturale-culturale nonché di valore economico di tutti i territori attraversati dalla condotta del gas.
Sono profondamente della stessa idea-
RispondiEliminaTutto questo, trattandosi di un realistico colpo di grazia, aggiunge ulteriore sconforto e rassegnazione a quello atavicamente gia'esistente - NON POSSIAMO SUBIRE ALL'INFINITO
CHE ALTRI PIANIFICHINO IL NOSTRO TERRITORIO E LE SUE GENTI IN QUESTO MODO VILE E DEVASTANTE ! !!!!.. UN APPELLO PER SERGIO : RIEMPIAMO LE PIAZZE CON URGENZA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
non permettiamo a politici ignoranti di decidere per il nostro futuro- continuano a fare i sudditi e a accettare porcherie che poi ci scaricano addosso - NO GALSI
RispondiEliminapino
Tore Cherchi parla di una loby antigasdotto e si appella alla piazza.Ma a quale piazza, a quella DELLE LOBY PROGASDOTTO ????
RispondiEliminaCOSA vanno propagandando ancora, lui e il suo degno amico pili, ma , anche Soru non e' stato da meno, su questo affare- Credono ancora di darla a bere con la loro spalmatura di benefici per la sardegna ??...
Lo sanno questi quattro mistificatori che, i sardi, sempre sacrificando fior fiore di territorio ai signori dell'energia (petrolieri,chimica,dighe,eolico, fotovoltaico) pagano GAS, LUCE E ACQUA PIU' che altrove e sempre a fronte delle stesse promesse ???..Lunica risorsa che ci resta da spendere e' ormai, solo L'AMBIENTE e l'unica energia : SOLE, VENTO E MARE....in quantita' illimitata, anche per terzi -
'-Vorrei ricordare loro che,