mercoledì 18 gennaio 2012

No al gasdotto GALSI. Il tubo che sventrerà inutilmente in due la Sardegna per portare gas altrove.

Stanno cambiando per sempre il volto della nostra Isola. La stampa non si espone e i nostri rappresentanti tacciono e fanno finta di nulla mentre firmano autorizzazioni e documenti che riguardano il nostro futuro. E’ come un ombra che trama alle nostre spalle, ma che non sparirà, perché è reale e si chiama GALSI. Si tratta di un consorzio societario, costituito nel 2003, il cui scopo riguarda la costruzione del gasdotto Algeria-Italia, sventrando la Sardegna quale “servitù di passaggio”. Questa è l’ultima trovata per “uscire dalla crisi” sia degli scaltri politici italiani che degli avventurieri che li tengono in pugno. Il gasdotto partirà dall’Algeria per approdare a Porto Botte. Una tubazione di 1 metro e venti centimetri di diametro, protetta da una fascia di rispetto di oltre 200 m, trancerà in due tutta la Sardegna per 272 km fino ad Olbia, per poi rigettarsi in mare e arrivare in Toscana. La Regione Sarda, contribuirà ai costi con una quota SFIRS del 11,6%, mentre la rete di tubi di collegamento per portare gas nelle case dovrebbe costituire un progetto a parte che non esiste e per il quale non ci sono i soldi (oltre 4 miliardi di €!!). Un progetto tanto colossale quanto inutile. Una speculazione ai nostri danni dai costi impressionanti e con un impatto devastante sul nostro ambiente, le nostre risorse culturali e la nostra economia già compromessa dalle scelte infauste di una “classe politica” becera, che asseconda quel progetto unicamente per interesse personale. Mentre tutto il mondo si mobilita verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative al petrolio ed ai suoi derivati, tra cui il metano, noi deturpiamo il nostro territorio con impianti vecchi di 50 anni, per avere una fonte di energia che, andando bene, tra 25 anni sarà esaurita. Senza contare i costi altissimi che saremo costretti a subire a causa dell’andamento del mercato del gas nonché il fatto che dipenderemo energeticamente da altri paesi poco affidabili e da un sistema mafioso di gestione delle risorse energetiche, su cui indagano le procure di mezzo mondo. La Sardegna produce più energia di quella che consuma e oggi esistono valide tecnologie per lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili e pulite, come l’energia solare, eolica e idraulica, tutte fonti che possediamo in abbondanza e che ci stanno rubando. A noi cosa manca? Abbiamo la fortuna di vivere in una bellissima isola circondata dal mare, baciata dal sole e varcata da tutti i venti…L’energia di cui abbiamo bisogno è attorno a noi, è pulita, gratuita e non manda nessuna fattura. 


4 commenti:

  1. esplosione di un gasdotto a Massa Carrara
    Collegamento a: http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Massa-Carrara-esplosione-metanodotto-5-feriti-di-cui-3-gravissimi_312872525568.html

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  2. Il "tubo" è una grandissima opportunità di crescita per tutto il nostro Paese che mai come adesso ha bisogno di essere proiettato nel mondo delle grandi opere. La realizzazione del "semplice tubo" produrrà infinite nuove opportunità professionali con esposizione positiva sui mercati nazionali ed internazionali. Che ne dite non sarebbe bello cercare di creare un futuro più roseo per i nostri figli? Tale opera ridurrebbe del 40% i costi energetici della Sardegna, potremmo definirlo riduzione dell'inquinamento? Ma come fate a dire che "No al gasdotto GALSI. Il tubo che sventrerà inutilmente in due la Sardegna per portare gas altrove" se guardate bene lo schema rete che Voi stesso avete pubblicato Vi rendereste conto che non è proprio così. Quelle liniette blu sono altri "tubetti" per la distribuzione del gas in SARDEGNA e per quanto rigurda il paesaggio le nuove normative che regolamentano la fase di ripristino, sono molto rigorose e prevedono opere che oltre al semplice ripristino, ne migliorano sia l'estetica che la sicurezza. Abbiamo le possibilità e le capacità "CRESCIAMO IN SICUREZZA E SALUTE". (WS)

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  3. ma visto che ti piace tanto.... poniriddu in domu dua su tubu

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  4. Parli di tubi tubetti e tubicini come se parlassi di un giocattolino innocuo che, dove passa, addiritura,potrebbe migliorare l'ambiente (???). Al contrario, prove e documentazioni quante te ne servono(credo molte),dimostrano che il territorio verra' semplicemente devastato e il tuo tubo,se mai passera il gas,con le servitu' che si porta appresso,costituira' un serio pericolo per territori e popolazioni che si trovano sul suo percorso : e' di qualche giorno l'esplosione di un gasdotto in toscana,con feriti anche gravi e conseguente danno ambientale .Ci vogliono altre prove ??...per aprire un po gli occhi, o ci vogliono i reggipalpebre ???? SCIRARINDI !!!!!

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