giovedì 24 novembre 2011

150 MILIONI DI € AL GALSI. ANCHE TUTTA LA PROVINCIA DI CAGLIARI DICE SI

Siamo la Regione più inquinata d'Italia. Abbiamo un tasso di dispersione scolastica e di analfabetismo tra i più alti in Europa, per non parlare della povertà, dell'indigenza e della criminalità che ci assicurano i primi posti in tutte le peggiori classifiche internazionali. Il "credito al consumo" dilaga come da nessun altra parte e intere famiglie hanno già ipotecato il futuro loro e dei loro figli. Alcune nostre città sono simili a periferie degradate di sobborghi dell'america latina, e le scuole di città come Quartu SE non hanno nulla da invidiare a quelle di alcune realtà africane, con rispetto parlando per gli africani. Negli ospedali si lotta contro i topi ed i parassiti e chi sta male deve arrendersi alla disperazione. Non abbiamo un sistema di comunicazione degno di questo nome. Strade come la 131 o la "nuova" 125 sono cantieri aperti senza fine dove chi guida rischia la vita o ci muore. Non abbiamo più nemmeno una ferrovia degna di questo nome. L'immondezza regna sovrana. Dalle cunette alle spiagge, sino agli angoli più remoti delle nostre campagne. Le nostre risorse energetiche vengono sistematicamente depredate senza ritegno, e quelli che dovrebbero essere i settori di punta della nostra economia sono abbandonati a se stessi. I giovani partono grazie anche ai nostri soldi ma non rientrano. I loro cervelli lavorano per le università inglesi, fanno ricerca in Danimarca o consulenza a Madrid. Ma qui non c'è posto per loro. I professionisti onesti sono allo sbando e il loro curriculum non lo legge nessuno, a meno che non sia accompagnato da un bel calcio in culo. In molti paesi, soprattutto nel Sulcis, si muore di cancro a causa del lavoro o delle porcherie che maneggiano i vicini di casa.
Senza considerare tutto il lavoro che si creerebbe solo per dotare l'Isola delle infrastrutture necessarie ad assicurare una esistenza dignitosa alla stessa popolazione, pensiamo a quanti posti di lavoro stabili verrebbero creati anche solo per ripulire, risistemare, rinnovare, riconvertire e ripristinare i nostri territori, raggiungendo senz'altro l'obiettivo  del benessere per tutti  e senza depredare la nostra Terra.
Mentre non si può dire che la destra isolana non sia coerente con i propri principi, chi si ispira ai valori ed agli ideali della sinistra non può continuare ad andare a votare bendato o tappandosi il naso.
Ricordiamoci bene di loro. Ecco i loro nomi. Mandiamoli TUTTI a casa, per sempre!

PROVINCIA DI CAGLIARI
Il Presidente della Giunta: Graziano Milia - PD
Il Presidente del Consiglio provinciale: Roberto Pili - PD
Consiglieri Provinciali
Atzori Antonio - Rosso Mori
Armeni Emanuele - P.D.
Corda Rita - P.D.
Delunas Stefano - P.D.
Dettori Andrea - Sinistra Ecologia e Libertà
Gitani Cristian - P.D.
Marongiu Giorgio - P.D.
Marongiu Walter - P.D.
Mereu Luca - P.D.
Palmas Giorgio - P.D.
Pedditzi Mariangela - Federazione della Sinistra
Pusceddu Massimo - P.D.
Serreli Sandro - Sinistra Ecologia Libertà
Soggiu Annarita - Noi per Milia
Strazzera Vincenzo - P.D.
Uccheddu Claudio - P.D.
Zaher Omar - Italia dei Valori
Zuddas Ignazio - Federazione della Sinistra

12 commenti:

  1. I a puntaras de pei a paneri!

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  2. scusate ma credo che stiate un pò esagerando, questa non un'isola di somari, è un'isola che ha fatto la sua soria, ma anche quella dell'Italia, e basta denigrarla, ci pensano già altri a farlo quotidianamente, se non vi piace andate a vivere altrove, o fatte in modo che le cose possano solo migliorarla, e cercate di vedere quello che veramente ci danneggia: il menefreghiesmo ed il nepotismo politico e il chiedere in continuazione le raccomandazioni per cose che ci spettano di diritto.
    Anzi, facciamo una bella, torniamo a vivere dentro i nuraghi, così possiamo dire di non contaminarla. Ricodiamoci che il progresso non può convivere con il mantenimento naturale delle cose.
    Mi fa solo inorridire pensare, a quelli che vogliano fare della Sardegna, la Cuba del mediterraneo....a morire di fame, chiedendo solo elemosine agli altri.
    Sveglia, l'isola deve continuare a vivere ed i suoi abitanti essere felici di viverci e non di emigrare..
    Damiano

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  3. Gentile Damiano, grazie per il tuo commento. Permetici di iniziare ad avere qualche legittimo dubbio sul fatto che questa non sia un'isola di somari. Solo un somaro può infatti decidere di comprarsi un'auto, rinunciando a nutrire la propria famiglia, ad avere una casa decente o a mandare i figli a scuola, senza però sapere se,come e quando gli daranno la benzina. Noi non denigriamo nessuno. Stiamo semplicemente citando i risultati di statistiche ufficiali e di analisi svolte da organismi e organizzazioni indipendenti. Ma la verità fa male (a chi ha il coraggio di ascoltarla) e noi stiamo solo raccontando ciò che vediamo ogni giorno e ciò che, ogni giorno, viviamo sulla nostra pelle. Il menefreghiesmo, il nepotismo e il clientelismo politico che tu citi si fondano anche su queste cose: non guardarsi intorno; tapparsi gli occhi e il naso e far finta che tutto vada bene, evitando acuratamente di affrontare i problemi in modo serio e intelligente, limitandosi a sparare slogan gratuiti e accettando di tutto. Caro Damiano, siamo decenni che viviamo di elemosine, proprio perché ci hanno fatto credere e continuano a farci credere, che siamo una regione di poveri somari. Anche il gasdotto è un'elemosina, in nome di un progresso che anziché migliorare le condizioni di vita della gente le compromette irrimediabilmente. Sul tuo suggerimento di andare a vivere altrove...Io già vivevo altrove. Avevo un lavoro prestigioso, stabile e guadagnavo un sacco di soldi. Sono rientrato per amore della mia Terra, correndo grandi rischi. E adesso tu credi che io sia disposto a vedermela distruggere e impoverire sotto il naso? No. Caro Damiano. NO.

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  4. Ciao Sergio, ma credo che sia anche tempo di smetterla di farci sfruttare con la storia del gas, mi riferisco a quello in bombole, o forse dimentichi, che, nonostante una indagine della gdif e varie interrogazioni parlamentari, il gas cè lo impogno al doppio del prezzo pagato in qualsiasi altra regione. E' tempo che quelli che ci stanno affamando con i ricatti del gas, il tubo se lo devono mettere nel posteriore, Moratti e chi altri vi è dietro di lui, inclusa la classe politica.
    Credo, anzi, sono convinto che il metano algerino, farà smettere a qualch'uno di incassare tanti soldi sardi, e chissa perchè, ora spunta miracolosamente un giacimento di gas naturale nella zona di Oristano, non capisco queste strane coincidenze/miracoli.
    Lo sfruttamento e le agevolazioni per il passaggio del Galsi, lo deve chiedere la Regione e non lo Stato italiano, se poi non abbiamo una classe politica in grado di capire come creare un benessere a nostro favore, che dirti, cè li meritiamo? o siamo noi che non abbiamo più la capacità di scegliere tra un sistema politico rappresentativo e partecipativo, visto che abbiamo dato tutte le deleghe a questi...
    ciao Damiano

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  5. condivido pienamente con Sergio. Non possiamo accettare una struttura devastante come il gasdotto, solo perchè ci sono altre cose che vanno male, coltivando l'illusione che questo possa risolvere i problemi economici e abbassi il prezzo del gas. Non esiste tuttora un piano concreto di analisi costi/benefici legato alla realizzazione della struttura. Neppure un minimo di... "mi faccio quattro conti per vedere se mi conviene" come qualunque persona di buon senso farebbe prima di optare per una qualsiasi scelta di acquisto e/o di investimento che la riguarda! Mi chiedo se davvero coloro che sostengono il progetto GALSI si sono letti le carte, perchè non riesco a capire come facciano a trascurare l'impatto e tutte le implicazioni che questo comporta. Sul territorio e sul paesaggio, sulle coste, sull'assetto idrogeologico, sulle produzioni agricole, sulle attività produttive locali, sull'archeologia, sui rischi per la popolazione, sui disagi ai cittadini in generale dovuti alla fase di costruzione, etc, etc..... Che lo dica il governo italiano che il gasdotto si deve fare perchè conviene a loro, tanto è in Sardegna, posso anche comprenderlo (ma non lo accetto) però che lo dicano i Sardi... Mi viene da dire: CHE SE NE VADANO LORO VISTO CHE NON GLIENE FREGA PROPRIO NIENTE DI QUESTA TERRA!!!
    Dopo sarà tardi per dire che non ce ne facevamo niente di un altro scempio...perchè tanto nessuno potrà mai pagare per i danni "irreversibili" arrecati a tutti noi...

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  6. Avete ragione su tutto ma siamo troppo pochi a pensarla così

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  7. ma voi avete visto cosa fanno al territorio le condotte dell'acqua, sparse in tutto il territorio regionale?
    Allora osservate e leggete attentamente le condotte idriche installate e mai utilizzate perchè sono un immenso colabrodo, e vengono abbandonate perchè non conviene riparle, o perchè vengono utilizzate tubazioni fuori da ogni norma.
    Però, noto che nessuno parla del gas trovato ad Oristano dalla Saras (come verrà trasportato in bombole?), o, parla realmente dell'inquinamento e deturpazione ambientale causato da Enichen, Saras, Poligoni sperimentali ect.
    O forse vogliono parlare della stazione di compressione ad Olbia, dove la classe politica prima dice di farla a Spiritu Santu (una montagna di mondezza e schifezza) e poi impone di spostarla a Vena Fiorita. Che decidano cosa vogliano fare, che la coerenza non è il loro forte.
    Un tubo interrato, dove sul terreno sovrastante verranno ripristinate tutte le vegetazioni locali, dove alla fine nulla si vedrà, che danno potrebbe fare, oltre a quello che già hanno fatto gli altri....nel tubo passerà gas e nulla altro!!
    ciao amici.
    Ripetto le vostre idee, ma sono convinto che la nostra Regione debba progredire e non regredire, non facciamoci infinocchiare con cose che alla fine non faranno altro che rinpinguare le casse di aziende continentali, senza lasciare neanche le tasse in ambito locale!!
    buon giornata a tutti
    damiano

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  8. Ciao Damiano, noi parliamo di GALSI da quattro anni, ossia da quando ci siamo costituiti nel Comitato ProSardegnaNoGasdotto. Non avevamo niente contro il Galsi, volevamo soltanto vederci chiaro, proprio per conoscere il progetto e capire esattamente di cosa si trattasse. Ci siamo letti le carte con molta attenzione (non penso che molti altri l'abbiano fatto purtroppo) prima di prendere atto che si trattava ancora una volta di una imponente struttura colonialista che avrebbe provocato danni incalcolabili per la Sardegna e i suoi cittadini. E ti dico la verità che non ne possiamo più di stare a ripetere sempre le stesse cose... però la realtà è quella. Non si tratta di un problema di progresso o regresso.
    Scusa, voglio farti una domanda diretta, libero di non rispondere ovviamente: ma tu te lo sei letto il progetto?

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  9. Si Regina, ho letto tutto quello che avete messo nel sito, incluso il tracciato, ma ho fatto anche di meglio, per caso avevo assistito all'incontro tra il Galsi e l'Università di Sassari, per il ripristino e la salvaguardia dell'ambiente, i quali hanno dato la loro disponibilità (pagando) al fine attuare quanto sopra, ma non solo, in caso di ritrovamento di insediamenti di interesse archeologico o storico, la stessa Università ha detto, meglio, almeno avremo dei risultati, che magari erano a loro sconosciuti.
    Possiamo dire tutto quello che a te a me ci fa comodo, l'ambiente, la flora la fauna, la poseidonia, la gallina prataiola, il mare le spiagge, il mostro della stazione di compressione, i dissensi politici, un serpentone lungo 280 km ect. ma in tutto questo, ci possiamo illudere o vedere dei benefici a nostro favore. Dico a nostro favore, come utente e come cittadino di questa regione.
    damiano

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  10. Il problema è che di benefici non ce ne sono affatto, invece di certo ci sono i danni!|
    Per noi il tempo delle favole è finito da un pezzo...

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  11. I VERI BENEFICI PER NOI SARDI, SE SAGGIAMENTE GESTITI, SONO ESATTAMENTE
    TUTTO CIO' CHE VERREBBE SACCHEGGIATO DA QUEST'OPERA INFAME, DI CUI,ESISTE IN RETE UNA CASISTICA PER NIENTE CONFORTANTE -

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