E' bello sapere che c'è ancora gente che usa il cervello!!!
Dall'UNIONE SARDA del 8 novembre 2011 - Di Alessandra Raggio
«Il turismo è il nostro pane» Benedetto Cristo: «Via le ciminiere dalla costa olbiese»
Cristo non ci crede. Il presidente della commissione Ambiente, Benedetto Cristo, che domenica sera ha contestato pubblicamente le parole del team di Mauro Pili, porta avanti con grinta tutti i dubbi del Comune di Olbia, che fino ad oggi ha manifestato la ferma volontà politica di dire no alla centrale di Venafiorita. Ma lui, biologo marino di professione, eletto in quota Upc, va oltre e dice no anche al metano.
Sembra che il suo breve intervento abbia infiammato gli animi.
«Io ho fatto solo una domanda perché mi rendo conto che su questo argomento c'è una disinformazione totale. Come presidente della commissione Ambiente del Comune ho letto il progetto Galsi, e tante cose non mi convincono».
La sua domanda di ieri verteva proprio sulla temperatura del gas?
«Nel tubo che passerà sotto la spiaggia delle Saline il gas raggiunge i 50 gradi. Certo il tubo è coibentato ma il gas sarà sempre molto più caldo della temperatura del mare che d'inverno è al di sotto dei 15 gradi. Inoltre il passaggio del metanodotto sarà molto visibile: delimitato da boe per tutto il tratto di mare interessato e questo avrà certamente un impatto psicologico molto pesante su l'unica spiaggia che ancora conserva dune naturali».
Quindi secondo lei che la centrale sia a Venafiorita o a Spiritu Santu non fa differenza?
«Nessuna: il tubo passerà comunque dalle Saline e questo non possiamo permetterlo. Il presidente della Provincia ha dato una disponibilità di massima in una non meglio definita zona all'interno della discarica: lui stesso ha detto che non ha dati tecnici per dire esattamente dove. Ma di cosa stiamo parlando? La discarica è già arrivata ad un punto critico, ci vogliamo mettere in mezzo pure una centrale?»
Fedele Sanciu ha parlato di un posto nascosto dalle colline da dove non si vedrebbe nulla.
«Due ciminiere da 15 metri non scompaiono e poi su questo nuovo sito non sono state fatte ancora verifiche tecniche… Mi sembrano discorsi assurdi. Il Comune dice no e basta. Questo è un territorio a vocazione turistica. Punto.»
Nel progetto si parla di emissioni basse e rumore contenuto.
«Una centrale come questa non esiste né in Italia né altrove. Non abbiamo dati certi e per questo siamo preoccupati. Sottoscrivendo il patto dei sindaci Olbia si è impegnata con l'Europa a ridurre al minimo le emissioni di CO2. Questo impianto le aumenterebbe senz'altro».
Ma il “no” del comune può bloccare l'impianto?
«No. Ma Galsi non può fare un'opera senza il consenso della popolazione. Il confronto con la gente è stato sistematicamente evitato, in base al trattato di Aarhus ci sono i presupposti per un ricorso in sede europea. Faremo le nostre osservazioni in conferenza di servizi».
Ma lei non è solo contrario a Galsi, tutto il metanodotto non la convince, eppure il metano è un gas pulito e poco costoso.
«Prima di tutto con la situazione che c'è in Nord Africa costruire un metanodotto adesso secondo me è quasi anacronistico. Dicono che risparmieremo? Ce lo avevano detto anche per la raffineria di Sarroch: pagherete la benzina di meno. Io so solo una cosa: il turismo fino ad oggi ci ha dato da mangiare, l'industria ha affamato la Sardegna. Difendiamo la nostra vocazione».
Ma la sua ricetta allora qual è?
«La Sardegna deve restare pulita. La Regione dovrebbe incentivare il fotovoltaico, creare una rete energetica diffusa».
Quindi rinunciare ad una rete sarda di metano?
«Macché rete? Mi spiegate come farebbero i paesi che distano 100 chilometri dalla condotta centrale a creare reti di approvvigionamento? Questa è solo una servitù. Il resto è fantascienza».
GRANDE BENEDETTO CRISTO. GRAZIE PER IL DISCORSO DECISO E COERENTE. FINALMENTE UN POLITICO SERIO CHE HA A CUORE IL FUTURO DELLA SARDEGNA E DEI SUOI CITTADINI.
RispondiEliminaUN INFINITO GRAZIE PER AVER ESPRESSO, IN MODO CATEGORICO E INEQUIVOCABILE, CIO' CHE DOVREBBE ESSERE DETTO, ALL'UNISONO, ANCHE DAL RESTO DELLA CLASSE POLITICA REGIONALE, ORMAI ASSERVITA
RispondiEliminaE INSENSIBILE ALL'IMPATTO DEVASTANTE CHE QUEST'OPERA PROCURERA' ALLA SARDEGNA -
NON ABBIAMO BISOGNO DI UN METANODOTTO CHE TAGLIERA'IN 2 LA SARDEGNA E FARA' DANNO DOVE PASSA, LA SARDEGNA GIA PRODUCE PIU' DI QUANTO CONSUMI, E CON IL METANO IL RISPARMIO SARA' IRRISORIO.E' SOLO UNA SERVITU'CHE ALCUNI POLITICI VOGLIONO...CHISSA' PERCHE'!!!
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