Postiamo un commento alla nostra nota: GALSI: Mauro Pili inforca di nuovo le scarpette da tennis.
Ringraziamo tantissimo Maurizio.
Mi chiamo Maurizio Cossu, sono un ingegnere cagliaritano che da 18 anni risiede per motivi di lavoro a Macomer. Stamattina ho percorso la 131 in direzione Cagliari e ho visto il camion di "Pili proGalsi".
Siccome da tempo cerco di informarmi sul tema, sul quale sento puzza di bruciato, visti gli interessi economici in gioco e la discussione tra favorevoli e contrari, ho deciso di telefonare al mio compare, anche lui ingegnere occupato in Algeria. Lui lavora per questi che da anni sudano e si impegnano per portare il gas in Sardegna.
Non so quanto ho speso per chiamare ma la telefonata è stata per me illuminante e ve la sintetizzo. Mi ha fatto capire che sarebbe necessario liberarci dai politici che spingono per questa cosa. Evidentemente, parole sue, non hanno letto le carte e non conoscono il significato di quello che ci vogliono spacciare come affare. In maniera riservata mi ha confidato che si tratta di UN PACCO DAVVERO GRANDE PER L'ISOLA!!
Mi ha detto che si tratta esclusivamente di interessi economici. Sono interessati a partire solo coi lavori per prendere tanti soldi e liberarsi di un impianto vecchio. Mi ha detto che verrà utilizzato solo personale specializzato fornito da loro e che la Sardegna non esiste. Esiste solo un passaggio della condotta in un territorio di cui diventeranno padroni, e del gas per i sardi non ne hanno mai parlato. Essendo un ingegnere legato molto alla Sardegna si è documentato, e mi ha anche detto che se le autorità locali trovassero i soldi per realizzare le reti di distribuzione per i comuni sardi, questi non potrebbero avere il gas prima di 10 anni dall'inizio dei lavori vista l'enormità del lavoro. Cioè quando di fornitura per l'isola se ne avrebbe massimo ancora cinque anni. E chissà a quel punto a che prezzo. E per dipendere addirittura dall'Algeria. UNA FOLLIA!!! Per di più, come da accordi, il costo di tutte le reti, gli allacci e la conversione degli impianti sarebbero a carico dei sardi.
In sintesi, questo è il vero resoconto della telefonata. Spero di non mettere il mio compare nei guai, ma avevo il dovere di informarvi. Non si può più stare zitti, assecondando in tal modo scelte che nessuno di noi cittadini ha condiviso con chi assume le decisioni, altrimenti si diventa complici.
Possibile che nessuno ha mai rispetto della nostra isola ancora incontaminata???
Faccio i miei complimenti al Comitato. Semplici cittadini che lavorano ma che trovano anche il tempo da dedicare a cause importanti per la Sardegna. Vi seguo da tempo e vi ringrazio per le preziose informazioni che, almeno voi, continuamente fornite a chi vuole vederci chiaro, senza passare attraverso i canali dei venduti giornalisti e dei loro giornali!!!
05 novembre 2011 13:16
grazie sergio!
RispondiEliminamarina
Il mondo corre noi siamo e vogliamo andare sugli asini. Sicuramente con gente cosi e' cio' che ci meritiamo.
RispondiEliminachiediamo che vengano controllati i bilanci, gli appalti ma l'opera e' ottima.
RispondiEliminaControllare i bilanci e gli appalti? Tranquill@, ci sta già pensando la Procura di Milano. ENI e Sonatrach sono indagate per corruzione internazionale in affari di gas algerino....
RispondiEliminacerto il fatto che i ardi paghino senza averne i benefici e terrificante pero ricordiamo che una delle cose che rende piu costosa la ns produttività e prorpio la mancanza del metano..inoltre molti comuni hanno gia predisposto la distribuzione del gas di citta usando fondi europei.... da buoni sardi siamo come le pecore una parte in una direzione e gli altri corrono tutti appresso... certo dobbiamo combattere per garantiri un minimo di monopolio su quanto passera sulle ns terre e non pagare per farci fottere......
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminache io sappia esiste anche un progetto alternativo che prevede un Rigassificatore a Portoscuso.
Erika
Ho divulgato al Mondo Tutti i documenti anche a greenpiece che ha risposto che in sardegna non ha base e quindi non può intervenire. Un socio loro è passato al Museo e mi ha detto che interverrà direttamente a chiedere per noi che la loro barca di controllo mare faccia i rilievi di biologia marina nel golfo di Palmas. Comunque crea distruzione e quindi non passa!
RispondiEliminaCommendatore Chiara Vigo.