Su LA NUOVA SARDEGNA del 26 novembre 2011 è apparso l’articolo: Il Pd: «Basta ritardi, questo governo ci aiuterà, il ministro Barca conosce il progetto».
Evidentemente, il movimento di liberi cittadini e cittadine sarde che da anni cerca di fare chiarezza sull’ennesima, inutile e dannosa servitù per la Sardegna, non ha alcun peso nella vicenda GALSI. Considerato che il PD si guarda bene dal nominarlo anche solo di striscio. Questo e numerosi altri aspetti confermano che il Partito Democratico rinnega ormai apertamente i principi ed i valori del Popolo della Sinistra, in Sardegna come in Italia. In merito al GALSI: evidentemente a Cagliari, in via Emilia 39, è giunta da Bologna una telefonata perentoria e, in poche ore, pressoché tutto il Gotha del PD isolano si è schierato definitivamente a favore del GALSI. Chissà, forse quella telefonata giungeva dagli uffici della Hera SpA, “La multiutility creata dagli amministratori Pd, imbottita di dipendenti iscritti al Pd, distributrice di utili ai sindaci Pd”, che all’interno di GALSI ha quasi la stessa partecipazione della nostra SFIRS. Ma non solo per questo le dichiarazioni del PD a La Nuova Sardegna suscitano stupore e tristezza. La decisione o meno di sventrare inutilmente la Sardegna viene ignobilmente strumentalizzata per sciocchi fini politici: rivendicando il “merito” di quel progetto, citando Berlusconi, approfittando per chiedere le dimissioni di Cappellacci e tirando peraltro in ballo Palomba, il cui partito, l’IdV, è tra i pochi in Sardegna a mettere seriamente in discussione quel progetto, pressoché all’unanimità. Il PD sardo millanta anche conoscenze altolocate, intercedendo presso Fabrizio Barca, neoministro alla “coesione”. Conosciamo Barca e sappiamo che è uno che di sviluppo locale se ne intende, e sa bene quanto siano dannose, anche per la stessa coesione, talune scelte calate dall’alto senza il coinvolgimento consapevole della popolazione e degli interessati. Sul resto stendiamo un velo pietoso. E’ triste sentire i vertici di un partito ridotti a sparare cifre senza senso, servendosi di luoghi comuni e esempi fuori luogo di tragedie e fallimenti, non di certo dovuti alla mancanza di metano. Considerato che non ascoltano i cittadini, che siano altri a spiegare al PD che il problema della Sardegna non è proprio quello dell’energia, visto che la stessa mafia ce la sta rubando sotto il naso guadagnando miliardi. Brillante poi la soluzione prospettata - ma rigorosamente non condivisa con la gente - da Cabras, che vede la SARAS protagonista con le sue trivelle. Ciò benché il gas, che sarebbe in grado di estrarre a Oristano, è “ irrisorio rispetto alle quantità che saranno importate dall’Algeria”. E’ comunque un bene, secondo Cabras, consentire a quell’azienda di fare ciò che le pare e piace sul nostro territorio. L’importante è che sia in grado ” di mettere in rete la propria produzione”. Gas quasi-gratis per tutti, dunque! Così come, sempre grazie alla SARAS, in Sardegna anche la benzina è quasi-gratis! E la perla conclusiva spetta a Tore Cherchi, quando sostiene che se il GALSI è in ritardo è tutta colpa dell’ENI, perché non vede di buon occhio gli algerini…In un affare da diversi miliardi di euro che si gioca in casa nostra!
Voglio vedere se saranno atrettanto compatti, quando dovranno assumersi le responsabilità dei danni provocati dal gasdotto...
RispondiEliminaSono solo dei criminali al solerte servizio di ben piu' potenti criminali, gli stessi che
RispondiEliminamonopolizzano le risorse del pianeta a loro uso e consumo- L'appello alla piazza mi pare l'unica soluzione possibile. Cerhiamo di essere
molto numerosi e, soprattutto coinvolgiamo tutte le associazioni che si battono per tutelare la salute di questa terra e dei suoi abitanti - Di ricchezze energetiche ne abbiamo a profusione e alcune di queste sono gia' sotto rapina e al di sopra della sostenibilita'ambientale...VOGLIAMO CONTINUARE
COSI' ALL'INFINITO ????....