mercoledì 16 novembre 2011

GALSI, PERCHE' DIRE NO!

Pubblicata da Il Mistero Dei Nuraghi il giorno domenica 13 novembre 2011 alle ore 11.00.

Il Piano di attraversare la Sardegna con un tubo interrato, già dovrebbe infiammare tutti gli animi della gente preoccupata per l'ecosistema dell’Isola che è il focolare dell'incalcolabile valore della cultura sarda. Altre esperienze nel mondo ci riportano ad un gasdotto tristemente celebre: il gasdotto di Camisea, che si è proposto di portare gas amazzonico fino al pacifico peruviano. La menzionata tubatura, anche questa, opera di considerabili proporzioni ha avuto quattro grandi spargimenti di gas i quali hanno causato tanti danni all'ambiente Ma non è tanto il gas naturale, come le tubature che lo trasportano che comportano seri rischi per l'ambiente e gli esseri umani. Non viene detto alla popolazione sarda che il gas naturale si presenta, è vero, come un conveniente sostituto del petrolio, per la sua maggiore abbondanza nel sottosuolo ma come idrocarburo come anche il petrolio, causa inquinamento e distruzione anche attraverso il suo trasporto con le tubature che sono suscettibili di perdite stimabili fino al 5%. Il gas naturale per se stesso è un pericoloso agente inquinante chimico. L'esposizione degli esseri umani all'inalazione del gas o i sottoprodotti della sua combustione può causare allergie, asma e malattie respiratorie e danneggiare il sistema immunologico. La sua combustione è fonte di composti chimici volatili come il benzene ed il toluene, capaci di produrre cancro. Ai sardi viene nascosto che la costruzione di una gigantesca e lunga tubatura come questa e la sua complementare fila di punti di compressione, penetrerebbe l'integrità di tutti gli ecosistemi naturali che attraverserebbe, richiederebbe una grande distruzione di vegetazione e rimozione di terra. Per rendere possibile il suo passaggio, saranno necessarie strade nuove in posti prima vergini al fine di assicurare il permanente mantenimento e vigilanza che l'opera richiederebbe perché si tratta di una sorta di "vasi di Pandora", agendo su aree prima protette.
Non si dice che le tubature degli idrocarburi sono inesorabilmente proclivi all'usura e alla corrosione (quest'ultima particolarmente rilevante nel caso degli ambiente umidi come quello sardo) . Tutto questo porterà a filtrazioni inquinanti o rotture con spargimenti ( il gas è in pressione). Non viene detto, ancora peggio, che sono vulnerabile al sabotaggio capace di scardinare il loro funzionamento o flusso con avverse conseguenze sull'ecosistema, includendo la possibilità di causare devastanti incendi nei boschi. Gli idrocarburi, a differenza delle fonti di energia rinnovabile, tendono a concentrare il potere su poche persone e generare dipendenza, clientelismo, compera di coscienze, corruzione fino a minare la democrazia. Quest’ultima affermazione è un po’ forte ma le rinnovabili tendono ad essere interamente decentrate e pertanto a impedire la concentrazione di potere e favorire modelli politici più democratici
Notare che la striscia di terra brulla è molto più larga del canale che contiene il tubo. Domandatevi perchè.



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